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Lazio Carpi 0-0, rivincita Castori su Lotito. "Siamo da Serie A"

Per la squadra di Pioli svanito l'effetto di San Siro

Castori: Dimostrato a Lotito che Carpi merita la A

Redazione Ansa

La medicina di San Siro ha smesso di far sentire i suoi effetti sulla Lazio che non va oltre lo 0-0 casalingo contro la matricola Carpi. Belli alla vigilia di Natale contro la prima della classe, i biancocelesti tornano quelli svogliati e bruttini di novembre contro una delle cenerentole della Serie A che all'Olimpico stavolta non ripete gli errori del 26 settembre contro la Roma che era costata la panchina a Castori. Anzi, il Carpi stavolta si prende la sua piccola rivincita sportiva nei confronti di quel Lotito che al telefono con Iodice si 'scandalizzava' della salita in A degli emiliani. Pioli alla vigilia aveva detto che avrebbe voluto rivedere la Lazio di San Siro ma così davvero non è stato. Ha visto piuttosto una squadra lenta, prevedibile e con pochissime idee. La sosta non ha certo giovato alla truppa di Pioli che si presenta in uno stadio semideserto (sì e non 10mila spettatori) con la squadra rivoluzionata per via degli infortuni e delle squalifiche: ben otto assenti, che però non giustifica la prova incolore di oggi. Una partita da cinque in pagella per tanti, a cominciare da Candreva e Matri, con Felipe Anderson, forse distratto dalle tante voci di mercato (il Manchester Utd fa su serio) disastroso e sostituito dopo 45' da un Keita quanto meno pià pimpante ma altrettanto fumoso. Il Carpi si chiude bene e cerca l'unico gioco che conosce: la ripartenza, con Mbakogu che si muove molto e Di Gaudio alto a sinistra e 'sentinella' di Konko, il migliore dei biancocelesti.

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