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Chelsea: dopo Mourinho, ballottaggio Ancelotti-Hiddink

Portoghese 1 settimana per salvare panchina, Abramovich furioso

Chelsea: dopo Mourinho, ballottaggio Ancelotti-Hiddink

Redazione Ansa

Una settimana per salvare la panchina, ma per il dopo Mourinho il Chelsea ha già scelto: sarà un ballottaggio tra Carlo Ancelotti e Guus Hiddink. Dopo la sconfitta in casa del West Ham, la quinta in 10 gare di campionato, sono tornati nuvoloni nerissimi sul futuro del tecnico portoghese. Se due settimane fa Roman Abramovich gli aveva riconfermato la fiducia anche perché costretto dalla sontuosa liquidazione che gli dovrebbe pagare in caso di esonero (il contratto di Mou scade nel 2019), un nuovo passo falso nel prossimo turno contro il Liverpool sarebbe la fatidica goccia che fa traboccare il vaso.

I rapporti tra i due sono precipitati ai minimi storici, e ancora una volta - come già successo nella prima avventura di Mou allo Stamford Bridge - il magnate russo è stanco delle intemperanze del suo tecnico. Che di fatto, ogni settimana, ha un nemico contro cui scagliarsi: immancabilmente gli arbitri, ma anche la carta stampata, gli opinionisti, la Football Association.

Così che il Chelsea è costantemente nell'occhio del ciclone, una sovraesposizione mediatica inaccettabile per Abramovich. Da qui il pensiero di rompere con Mou per salvare il salvabile di una stagione che rischia di deragliare irrimediabilmente già a novembre. In Premier il Chelsea è già virtualmente fuori dalla corsa per il titolo, anche se può ancora sperare di acciuffare il quarto posto. Incerto anche il cammino in Champions League con soli quattro punti dopo tre giornate.

Dopo la visita nel prossimo fine settimana dei Reds, allo Stamford Bridge è attesa settimana prossima la Dinamo Kiev, sfida decisiva per gli ottavi, altra partita-spareggio per Mou. Se la sbagliasse avrebbe definitivamente esaurito il credito conquistato con la conquista della Premier League lo scorso anno. Ecco allora spuntare i nomi di due graditi ritorni, quello di Hiddink (attualmente senza squadra) e soprattutto di Ancelotti, che dopo il Real Madrid ha scelto di prendersi un anno sabbatico. Improbabile, se non proprio impossibile, arrivare a Pep Guardiola che resta il sogno inconfessato di Abramovich ma che almeno fino a giugno resta legato al Bayern Monaco.

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