Sport

Milan, vincerle tutte per riscattare stagione

Berlusconi prende tempo e riflette su cessione, Robinho è addio

Milan, vincerle tutte per riscattare stagione

Redazione Ansa

Il Milan torna a lavoro con l'obiettivo di vincere le ultime tre partite e finire la stagione a testa alta. Il successo casalingo contro la Roma ha risollevato il morale della squadra che andrà a caccia dei tre punti contro il Sassuolo, in uno stadio che condannò l'avventura di Allegri in rossonero. Con il ko di Cerci, la squalifica di Menez (il francese ha ancora due giornate di stop da scontare) ed El Shaarawy in fase di recupero ma non ancora pronto per partire dal primo minuto (oggi ha svolto tutto l'allenamento con la squadra tranne la partitella finale), Inzaghi dovrebbe confermare il trio d'attacco visto contro i capitolini. Honda ha dimostrato di essere in ottima forma e, dopo settimane di prestazione opache, è riuscito a strappare applausi dal pubblico di San Siro. Bonaventura resta un giocatore di sostanza ed è preziosissimo anche in fase di copertura. Al centro spazio a Destro che è ha riassaporato la gioia del gol e vuole firmare ancora il tabellino. Dubbi in difesa con Antonelli e Alex che oggi si sono limitati a lavorare in palestra.

E mentre la squadra prova a riscattarsi, il futuro societario continua ad essere incerto. Il presidente Berlusconi prende tempo e valuta le offerte sul tavolo. Gli impegni politici, con le elezioni regionali del 31 maggio, concentrano i pensieri del patron lontano dall'ambiente rossonero. Non sono quindi attese novità clamorose nei prossimi giorni. Resta chiaro che, davanti a garanzie di un futuro importante con investimenti di spessore per rinforzare la squadra, Berlusconi potrebbe cedere anche la maggioranza del club. Nelle scorse settimane ha incontrato Bee Taechaubol, ha messo le basi per una possibile cessione di una quota di minoranza della società, ma sottolineando - attraverso un comunicato di Fininvest - che "la collaborazione proposta è ancora da definire in molti punti". Il broker thailandese è sempre stato, invece, fiducioso: ha stimato la chiusura positiva del negoziato in due-tre settimane, ma dieci giorni dopo aver lasciato Milano il Milan resta saldamente nelle mani di Berlusconi e di Fininvest.

Oltretutto si fanno insistenti le voci dell'interesse di una cordata cinese, ma da Arcore sono arrivate a più riprese secche smentite. Le prossime settimane saranno comunque determinanti per far chiarezza sul destino del club. Verranno svelate le decisioni di Berlusconi e si conoscerà l'epilogo sportivo di una stagione difficile. Inzaghi vuole avvicinarsi il più possibile alla zona europea per poter poi approfittare di qualsiasi scenario possibile. Ma i sei punti di distacco dall'ottavo posto, sembrano condannare le speranze del tecnico. Il Milan è una squadra da rifondare e sono pochi i giocatori ad avere certezza del proprio futuro. Anche Menez, capocannoniere in rosa, potrebbe essere ceduto. "Dire che Jeremy è il problema è troppo facile - lo difende l'agente a footmercato.net - credo che un sacco di allenatori vorrebbero avere un problema da 16 gol. Inzaghi lo ha sempre difeso. Non è individualista, è il secondo miglior assist-man del club, oltre ad essere il capocannoniere. Sarà ceduto? Il Milan non ci ha detto nulla e lui sta bene a Milano". È chiusa, invece, la storia di Robinho in rossonero. Il brasiliano, in prestito al Santos ma legato al Milan fino giugno 2016, ha rescisso il contratto con il club rossonero. "E' una soluzione che soddisfa entrambe le parti", fa sapere l'agente dell'attaccante.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it