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Milan Juventus, Allegri finora meglio di Conte

Bottino pieno e 0 gol al passivo, più avanti che un anno fa

Allegri finora meglio di Conte, Juventus insaziabile

Redazione Ansa

Meglio dell'ultima Juve di Conte, quella del terzo scudetto con il record dei 102 punti. Gli manca ancora un trofeo, ma Allegri, nelle prime tre settimane della stagione, è riuscito addirittura a migliorare il ruolino di marcia dell'attuale ct azzurro nel settembre 2013. A questo punto della stagione 12 mesi fa il tecnico salentino aveva già alzato al cielo, trionfalmente, la Supercoppa italiana vinta contro la Lazio, ma aveva perso due punti in campionato, 1-1 in casa dell'Inter, ed iniziato al rallentatore la Champions, con un l'1-1 di Copenaghen, a conti fatti fatale per l'eliminazione dalla Coppa più prestigiosa. Allegri, al contrario, ha fatto bottino pieno in serie A (tre vittorie su tre partite, l'ultimo l'exploit di S.Siro ai danni del Milan, l'ultima sfidante dei campioni d'Italia. Di più nel bilancio parziale dell'allenatore livornese c'è la porta di Buffon ancora inviolata (in 4 partite), mentre l'anno scorso il numero 1 bianconero aveva già dovuto incassare tre reti (da Inter, Lazio e Copenaghen. Più scoppiettante in attacco l'avvio nell'ultima stagione di Conte (7 gol all'attivo + i 4 della Supercoppa fanno 11), mentre i bianconeri di Allegri si sono fermati a 4, ma l'anno scorso c'erano Vidal (3 gol in campionato) e Pirlo.

Certo, Allegri può contare su un Tevez scatenato (4 centri in una settimana), mentre l'anno scorso Carlitos aveva segnato 'appena' 2 volte, e non in Champions. Numeri che dicono quando la Juve con un allenatore meno 'stressante' abbia già raggiunto l'invidiabile obiettivo di un equilibrio di gioco: difesa insuperabile, malgrado le tante assenze, centrocampo maturo anche senza la luce di Pirlo e la grinta+tecnica di Vidal, una manovra offensiva più elaborata. Nel primato della Juventus a punteggio pieno a braccetto della Roma, ci sono certo i gol dell'infallibile Tevez. Ma c'è sempre di più il contributo determinante della retroguardia che al momento appare un muro invalicabile. Nessuna rete al passivo nelle 4 gare, ma pure un ridotto numero di occasioni lasciate agli avversari.

E Allegri dovrà fare ancora di necessità virtù anche mercoledì contro il Cesena, visto che la nota stonata della vittoria sul Milan è l'infortunio muscolare occorso a Caceres. Domani se ne saprà di più sull'entità del problema e sui tempi di recupero. In ogni caso, i numeri dicono che Allegri sta facendo meglio addirittura di Conte. E poi c'è Tevez, che finora ha vestito il panni del cecchino infallibile. Quattro gol in altrettante gare per l'argentino, a segno da tre partite consecutive e a secco soltanto nella gara d'esordio contro il Chievo, dove era stato fermato dalla traversa. Quello attuale è un nuovo Tevez: l'Apache gioca un po' più distante dall'area di rigore per sottrarsi al controllo avversario, svariando alle spalle di Llorente. Proprio come è avvenuto in occasione della combinazione con Pogba che ha portato al gol al Milan. Ora il tour de force dei bianconeri prosegue con il Cesena nel turno infrasettimanale: è possibile che Allegri faccia ruotare alcuni uomini, riproponendo Romulo, Evra, Vidal e magari anche Morata dall'inizio. "Ci aspetta la partita più difficile - avverte Leonardo Bonucci -: è una di quelle gare trappola che vanno affrontate con una concentrazione ancora maggiore rispetto a quella con il Milan".

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