Protagonisti

Dipiazza, dai supermercati a re di Trieste

"Dipi" al quarto mandato da sindaco, un record

Roberto Dipiazza (archivio)

Redazione Ansa

Incrocia la vecchina e le assicura che la palina dell'autobus tornerà al suo posto, incontra un gruppo di persone e le riconosce, le chiama per nome tutte senza sbagliare, ricorda le richieste depositate al Comune e garantisce che l'amministrazione provvederà. Simpatico, gioviale, sempre disponibile, lucido. Roberto Dipiazza è così. A 67 anni ha stabilito un record per Trieste e forse per l'Italia: vincere per la quarta volta un mandato da sindaco.

Aveva già ricoperto l'incarico di primo cittadino per due mandati, dal 2001 al 2011, sempre per il centrodestra, poi dopo una parentesi come consigliere regionale, annoiatosi della scarsa effervescenza in Consiglio e in assenza di un purosangue da candidare nel centrodestra, si è gettato nuovamente nella mischia. E ha vinto una terza volta, contro il sindaco di centrosinistra Cosolini, e stavolta, contro un agguerrito e benvoluto Francesco Russo. Anche lui un cavallo di razza, capace di recuperare ben 13 punti percentuale dal primo turno al secondo.

Nato ad Aiello del Friuli (Udine), ma residente a Trieste dal 1957 quando la sua famiglia si trasferì, Dipiazza è stato sempre inserito lavorativamente nel mondo della grande distribuzione prima come dipendente, poi come imprenditore, fino ad aprire un supermercato, poi diventati due. Un piccolo impero che ha venduto. Da commerciante, oggi è il Re di Trieste o l'Eroe, come lo hanno definito Salvini e la Meloni che gli hanno telefonato per complimentarsi. Entrato in politica nel 1996, Dipi, come viene chiamato, e' stato sindaco di Muggia (Trieste) dal 1996 al 2001, incarico lasciato per diventare sindaco di Trieste. E' stato presidente della Pallacanestro Trieste dal 2004 al 2011.

Ha presieduto per alcuni anni la società che gestisce l'Aeroporto del Friuli Venezia Giulia ed è stato anche amministratore delegato del Terminal Intermodale di Trieste-Fernetti. 

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