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Alessandro Ghinelli

Il neo sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli

Redazione Ansa

Dopo nove anni, Arezzo torna al centrodestra e si affida ad Alessandro Ghinelli, un ingegnere di 63 anni.

Bruciante la sconfitta di Matteo Bracciali, 31 anni, già capogruppo in consiglio comunale per il Pd, renziano di ferro, in campagna elettorale sostenuto da Maria Elena Boschi nella città dove il ministro, cresciuta a Laterina, un piccolo comune della provincia, ha frequentato il liceo classico ed è di casa. La città, fino allo scorso ottobre guidata da Giuseppe Fanfani, nipote di Amintore, che, dopo due legislature, ha lasciato l'incarico in seguito alla nomina al Csm, ha preferito l'uomo che aveva già fatto parte di una giunta di centrodestra, come assessore alle opere pubbliche, con il sindaco forzista Luigi Lucherini. Arezzo, fa notare più di un osservatore, è una città moderata da sempre. Ghinelli che partiva con nove punti di svantaggio dopo il primo turno, è riuscito a guadagnare qualche migliaio di voti in più nel ballottaggio, mentre al giovane Bracciali alla fine sono mancati alcune centinaia di voti.

"In questo esito hanno certamente influito elementi di politica nazionale che ben poco avevano a che fare con la dimensione locale", è il commento del segretario provinciale del Pd aretino Massimiliano Dindalini, mentre la segretaria comunale Elisa Bertoli, dopo il rovescio elettorale, sembra sul punto di rassegnare le dimissioni. "Sono sorpreso, pensavo ad una vittoria sicura", ammette il governatore della Toscana Enrico Rossi. C'è chi ritiene che sull'esito del voto, più che questioni di carattere nazionale, possano aver pesato anche problemi squisitamente locali, come le preoccupazioni per le conseguenze della riforma toscana della sanità. Ghinelli è uno dei promotori del referendum contro la riorganizzazione della sanità della Regione. Non ultimi, tornano in campo i vecchi veleni tra le due anime del Pd locale, renziani e vecchia guardia. "Ho perso e mi prendo tutte le responsabilità", scrive lo sconfitto su Facebook.

"La politica - aggiunge - è la cosa più bella che c'è. Sono stati nove mesi intensi, profondi. Ho respirato una città impaurita, ma con una grande voglia di futuro". Ghinelli, assessore di punta in tutte e due le giunte del sindaco di centrodestra, prima della vittoria di Fanfani, si gode il ritorno e annuncia: "Si apre una nuova epoca". Promette che taglierà il numero degli assessori, che terrà per sé le deleghe dell'urbanistica e della polizia municipale e se necessario è pronto a fare un percorso "anche con l'apporto dell'opposizione".

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