Protagonisti

Norbert Hofer, volto gentile della destra xenofoba

Dal trionfo al primo turno alla lotta al fotofinish per Hofburg

Norbert Hofer

Redazione Ansa

Gentile e pacato per gli uni, cinico e freddo per gli altri. Norbert Hofer divide l'opinione pubblica come pochi politici in Austria. Di certo il 45enne è stato la grande sorpresa delle presidenziali, partito come outsider e arrivato sulla soglia della Hofburg, l'ex palazzo imperiale oggi sede del capo dello Stato.

    Il suo partito Fpö e addirittura il leader degli ultranazionalisti, Heinz Christian Strache, gli avevano attribuito poche chance, ma Hofer al primo turno ha stupito tutti ed è arrivato, primo del suo partito, a giocarsi la presidenza per un pugno di voti. E' cresciuto in Stiria, nel sud dell'Austria, in un ambiente borghese. Suo padre era direttore di una piccola azienda elettrica e consigliere comunale del partito popolare. Il giovane tecnico aeronautico, che ha lavorato tra l'altro per Lauda Air, compagnia dell'ex campione di Formula 1 poi passata alla Austrian Airlines, ha presto scoperto la sua passione per la politica e la Fpö di Jörg Haider. La sua carriera è stata veloce, ma Hofer è sempre rimasto un po' in seconda fila. A 24 anni diventa responsabile del partito a Eisenstadt, il capoluogo del Burgenland, nell'Austria orientale. Nel 2006 è stato eletto in parlamento, di cui è diventato, nel 2013, il terzo presidente. L'esperto di comunicazione ha sempre pianificato i suoi interventi nei minimi dettagli, non lasciando nulla al caso, sfruttando alla perfezione addirittura un suo handicap. Dal 2003, dopo un grave incidente con il parapendio, Hofer cammina con un bastone che non cerca mai di nascondere. C'è addirittura chi lo accusa di metterlo in bella mostra, per passare come un duro che non si piega mai.

    Pacato sì, ma comunque fedele ai suoi ideali e principi. Così Hofer nel 2013, come tutti i parlamentari della Fpö, si è presentato alla seduta costituente nel Nationalrat con un fiordaliso all'occhiello. Il fiorellino fu il segno di riconoscimento dei nazisti clandestini prima della presa del potere di Hitler. Ma Hofer ha sempre respinto indignato quest'accusa. "E' il fiore dell'Europa e l'abbiamo scelto semplicemente perché è blu, il colore della Fpö", ha detto.

    Anche in campagna elettorale Hofer è stato pacato, non rinunciando comunque di tanto in tanto a definire i profughi "invasori" oppure "tagliatori di gole".

    A 45 anni Hofer, sposato in seconde nozze e padre di quattro figli, si candida ancora ad essere il presidente più giovane nella storia della repubblica austriaca.

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