Protagonisti

Federico Testa

Uomo 'energetico' dell'anno

Federico Testa, presidente dell'Enea

Redazione Ansa

E' Federico Testa l'uomo dell'anno 2016 della Staffetta Quotidiana, testata specializzata in energia che da 25 anni assegna il riconoscimento alla persona che ha dato un contributo particolarmente significativo nel settore energetico.

Presidente dell'Enea, Testa, nato a Verona nel 1954 e laureatosi con lode in Economia e Commercio presso l'Università di Padova, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese all'Università di Verona, ha un lungo trascorso nel settore energetico, sin da quando, nel 2002 ricopre l'incarico di vice presidente dell'Agsm di Verona. Incarico mantenuto fino al 2005, per poi, nel 2006, venire eletto alla Camera ed entrare a far parte della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo. Dal 2008, poi, assume l’incarico di responsabile nazionale per l’energia ed i servizi pubblici del Partito Democratico. Nel 2013 è chiamato a presiedere il Comitato Scientifico dello Smart Energy Expo, la prima manifestazione internazionale dedicata all’efficienza energetica.

Quest’anno, spiega Staffetta Quotidina, la scelta è caduta su Testa in primo luogo per la centralità assegnata nella sua azione di presidente dell’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, al tema dell’efficienza energetica. Tema in passato a lungo trascurato ma da alcuni anni sempre più protagonista delle policy e delle strategie delle imprese. La determinazione con cui nel 2016 ha portato avanti nei dibattiti e nel dialogo con le istituzioni un set di proposte su ecobonus e sismabonus è stata decisiva per la gestazione dell’articolo 2 della legge di Bilancio. Una proposta che deve molto all’elaborazione delle strutture tecnico-scientifiche dell’Enea e che potrebbe portare a un rilancio degli investimenti di riqualificazione nell’edilizia.

Ma si tratta anche di un premio che, spiega ancora la testata, va all’Enea come istituzione e al suo ruolo storico - a lungo indebolito dai ripetuti commissariamenti, dalla burocratizzazione e dalle interferenze della politica - di centro pubblico di conoscenza e competenze scientifiche e tecnologiche, a servizio del mondo produttivo, del decisore pubblico, del consumatore. Un ruolo con un grande bisogno di rilancio e verso cui l’azione di Testa ha cercato di puntare: riorganizzando l’Agenzia, riavviando e normalizzando il dialogo con le altre realtà della ricerca, rafforzando i rapporti con le grandi imprese e sforzandosi di raggiungere le PMI, storicamente escluse dalla catena del trasferimento tecnologico

Leggi l'articolo completo su ANSA.it