Protagonisti

Giorgio Erba

Titolare società coinvolta in operazione immobiliare con Claudio Giardiello, che lo ha ucciso nei Tribunale di Milano

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 9 APR 2015 - Giorgio Erba, una delle tre persone che Claudio Giardiello ha ucciso per "vendetta", era coimputato nel processo per la bancarotta della Immobiliare Magenta, società di cui il pluriomicida è stato amministratore con la quota di maggioranza fino al 2008, quando si è verificato il crac.

    Nato il 4 agosto del 1955 a Cologno Monzese (Milano), Erba viveva in Brianza con la sua famiglia ed era rimasto coinvolto nel procedimento per bancarotta assieme a Giardiello e ad altri quattro imputati, tra cui anche un nipote del killer e ferito nella sparatoria dentro il Tribunale di Milano, e Massimo D'Anzuoni. Quest'ultimo sarebbe stato l'obiettivo finale dell'autore delle strage, se i carabinieri non l'avessero bloccato a Vimercate (Monza). Erba, assieme a Silvio Tonani, era consigliere della Miani, una società edile nella quale Giardiello, attraverso la Magenta e in condivisione con un'altra azienda, la Cisep, deteneva quote di partecipazione. E i dissapori tra l'immobiliarista-omicida e Erba sarebbero nati proprio nell'ambito di un contenzioso legato ad una presunta contabilità occulta e ad un giro di affari in nero all'interno di un'operazione immobiliare in via Biella, a Milano. Quando è arrivato in ospedale, al Policlinico, Erba era praticamente già morto, tanto che i medici non sono nemmeno riusciti ad operarlo.

    "Da cittadino e da avvocato dico che è vergognoso che un uomo armato sia potuto entrare nel tribunale di Milano", ha spiegato l'avvocato Luca Secco, legale di Erba e che stamani era presente in aula quando Giardiello ha esploso più di dieci colpi. "E' stata un'azione molto violenta e determinata che ci ha lasciati sbigottiti", ha aggiunto il legale, che poi è stato vicino ai familiari della vittima, distrutti dal dolore.

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