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Alfredo Robledo

Scontro in Procura a Milano con Edmondo Bruti Liberati

Alfredo Robledo

Redazione Ansa

Il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, avrebbe escluso il procuratore aggiunto Alfredo Robledo dalle "segnalazioni di operazioni sospette" che Bankitalia e la Gdf, in base alla legge, trasmettono alle Procure. E' quanto lamenta lo stesso Robledo, a cui il capo della Procura milanese ha revocato nei giorni scorsi la delega anti-corruzione, in una memoria trasmessa al Csm per rispondere alle critiche sul suo operato formulate da Bruti nel provvedimento di 'siluramento'. Robledo, come anticipato oggi dal Corriere della Sera, nella memoria denuncia un "grave difetto di coordinamento" proprio in relazione alle segnalazioni (Sos) di Bankitalia e Gdf e di conseguenza una "minore efficienza nelle indagini", perché le informazioni sono state trasmesse da Bruti "esclusivamente al primo dipartimento della Procura", quello sui reati economici guidato dall'aggiunto Francesco Greco e non al pool anti-corruzione che era coordinato da Robledo, prima del suo trasferimento all'Ufficio esecuzione penale. In relazione alla 'denuncia' di Bruti Liberati sui 170 milioni di euro sequestrati da Robledo nell'ambito del caso derivati nel 2009 e poi depositati sui conti di due banche brianzole, l'aggiunto, invece, sempre scrivendo al Csm, spiega quanto già aveva chiarito in alcune dichiarazioni. L'obbligo di segnalare il deposito al Fondo unico della giustizia, secondo Robeldo, spettava alle banche e non al pm.

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