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Le proposte dell'Anief su continuità didattica, mobilità e Pnrr

Sono 50 gli emendamenti accolti a discussione decreto legge PA

Redazione Ansa

Le Commissioni riunite I e XI della Camera hanno avviato l'esame delle diverse richieste di modifica del Decreto Legge Pa - Pnrr 44/2023: tra gli emendamenti presentati, diversi riguardano la scuola, l'università, il settore della conoscenza e della ricerca e tra questi oltre 50 sono quelli predisposti da Anief, il sindacato rappresentativo che punta a garantire la continuità didattica, a specializzare più docenti di sostegno, a realizzare gli obiettivi del Pnrr con un organico aggiuntivo. "Hanno accolto i nostri suggerimenti, speriamo che la politica dia una risposta", dice all'ANSA il presidente di Anief, Marcello Pacifico.

"Per realizzare il Pnrr bisogna assumere organico aggiuntivo - continua Pacifico -, abbiamo proposte per gestire la fase transitoria di tutte quelle graduatorie di migliaia di precari, anche vincitori di concorsi, che aspettano l'immissione in ruolo, vorremmo una valorizzazione del personale Ata, risorse che servono per fare funzionare meglio la macchina amministrativa, ma anche i Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi) che per tanti anni hanno gestito le nostre scuole". Il punto per Anief è la continuità didattica, in particolare quando si parla di insegnanti di sostegno.

"Vorremmo che i posti di sostegno in deroga, più di centomila ogni anno, assunti col balletto delle supplenze, siano invece finalmente assegnati nei ruoli a insegnanti specializzati", dice Pacifico, secondo cui andrebbe quindi aumentato il numero di insegnanti da specializzare nelle università italiano senza costringerli ad andare all'estero. "Ma anche quelli specializzati all'estero (circa 8000) meritano di essere assunti nelle nostre scuole", sottolinea. Anief chiede inoltre per la mobilità una 'indennità di trasferta': "Se c'è un problema di mobilità del personale che da Sud va al Nord dal centro alla periferia - dice Marcello Pacifico - la soluzione non è mettere dei vincoli ma fare in modo che chi si sposta non spenda tutto il proprio stipendio per poter lavorare".

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