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Altroconsumo-Ocu, raccolti 76mila reclami in 8 mesi

Grazie a progetto Cicle avviate anche due inchieste

Redazione Ansa

Strumenti online per rendere più efficace il ruolo di 'sentinella' delle associazioni dei consumatori e aiutare le istituzioni nazionali e Ue a far rispettare le regole a tutela dei cittadini europei. E’ il modello Cicle, programma promosso da Altroconsumo e dell’associazione spagnola Ocu e cofinanziato dall’Ue, che oggi ha presentato i primi risultati a Bruxelles.

Il progetto ha permesso tra l'altro il potenziamento della piattaforma digitale di Altroconsumo 'Reclama Facile' esistente dal 2015 e ha raccolto oltre 76mila segnalazioni in otto mesi (maggio-dicembre 2022), di cui 25mila in Italia. I problemi ricorrenti hanno riguardato la fornitura di servizi e di prodotti, la durata delle garanzie, mancate consegne o ritiri, ma anche bollette e difficoltà in fase di termine del servizio per gli operatori di telefonia. Oltre la metà delle segnalazioni erano su beni di consumi e servizi postali o di telecomunicazione.

Riguardo i beni di consumo, le piattaforme hanno registrato il 32% delle segnalazioni in Italia e il 24% in Spagna. Seguono le telecomunicazioni e i servizi postali, rispettivamente per il 17% (Italia) e 20% (Spagna). Le altre categorie più segnalate dai consumatori sono i servizi di trasporto, per il 12% nel nostro Paese e per il 13% in Spagna, e la fornitura di acqua ed energia rispettivamente 11% e 15%.

Grazie alla raccolta digitale dei dati, le informazioni vengono classificate per tipologia di prodotto e di problema, per categoria di operatore economico e azienda. Possono essere utilizzate per mostrare l’evoluzione temporale dei reclami su base mensile, rivelando la stagionalità di alcuni di essi, o una loro sospetta continuità. Una messe di informazioni dettagliate che aiutano le istituzioni a identificare i rischi più frequenti di infrazione delle regole.

"Avere idea delle criticità maggiormente ricorrenti secondo una classificazione ben precisa – ha detto Antonio Mancini dell’Agcm intervenendo all’incontro di presentazione a Bruxelles – aiuta molto a utilizzare al meglio i poteri di esecuzione delle autorità nazionali". Grazie alle segnalazioni di Cicle, per esempio, l'Agcm ha aperto due istruttorie, una su Samsung "che dovrebbe concludersi a breve" e una sul sistema antinquinamento AdBlue di Citroen "che abbiamo aperto di recente", ha sottolineato Mancini.

Nell’Ue, il riferimento di sistemi come Cicle "è la Rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (Cpc)", ricorda Marie-Paule Benassi della drezione generale giustizia della Commissione europea. E' di pochi giorni fa la notizia che la Cpc ha ottenuto impegni da Google per una maggiore trasparenza delle informazioni fornite ai suoi clienti. Cicle "ha avuto come partner Italia e Spagna - mette in evidenza Luisa Crisigiovanni di Altroconsumo - però ha avuto fin dall’inizio l’obiettivo di condividere le proprie esperienze anche con le altre associazioni di consumatori europee. Speriamo che l’esperienza accumulata ci porti il più lontano possibile - conclude Crisigiovanni - per sviluppare azioni coordinate con le autorità di vigilanza ed essere più efficaci nel risolvere i problemi dei cittadini".

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