Politica

Schlein: 'Non vedo un partito diviso, è in buona salute'

'Confronto in tv? Dove e quando vogliono'

Elly Schlein

Redazione Ansa

"Il Pd fa i congressi e li fa davvero, discute e poi definisce una linea. Questo non significa che non sia un partito plurale, legittimamente altri non firmeranno il referendum sul jobs act. Non vedo un partito diviso e frammentato come tanti raccontano, ma un partito in grado di recuperare sei punti nei sondaggi e assestarsi come primo partito" come in Sardegna "è in buona salute, sarà un lavoro lungo costruire una identità". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a Rtl 102.5.

"Continuo a essere testardamemte unitaria. La gente chiede l'alternativa. Noi non abbiamo la presunzione di autosufficienza, sui temi vogliamo lavorare con le altre forze alternative alla destra. Mi auguro di non essere la sola nell'opposizione a sentire questa nostra responsabilità", ha spiegato la leader del Pd.

"Stiamo discutendo del come e del quando, io lo penso utile. Dei dettagli si stanno occupando gli staff, io ho sempre detto: dove e quando volete. Io ci sono non mi tiro indietro, ha sottolineato Schlein.

Su Kiev sensibilità diverse ma la linea Pd non cambia

Sull'invio di armi in Ucraina "un conto è la linea del partito un conto è quello che ogni candidato porta come suo portato personale. La linea del partito rimane quella". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a Rtl 102.5. "Le cose che abbiamo in comune sono tante, se su alcuni terreni c'è discussione, non è un male, basta che la linea del Pd sia chiara. Diffidiamo dei partiti dove non vola una mosca". "E' strano pensare che sia un'anomalia un partito con sensibilità diverse, un'anomalia sono i partiti con un capo che decide. Io non sono qua per sopprimere chi la pensa diversamente. Trovo un arricchimento avere idee diverse, siamo uniti nell'obiettivo della pace giusta, discutiamo sul modo. Le persone che ha citato" - Tarquinio e Strada - "sui percorsi di pace hanno dedicato una vita". "Il Pd ha sempre tenuto una linea giusta, supportare un popolo invaso da Putin, chiedere all'Ue uno sforzo politico e diplomatico molto più forte per isolare Putin e costruire le condizioni per una pace giusta".

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