Politica

Il Papa, la nemica della fede non è la ragione ma la paura

'Essere cristiani non è accettare una cultura ma il legame con Dio'

Papa Francesco

Redazione Ansa

"La fede è la virtù che fa il cristiano. Perché essere cristiani non è anzitutto accettare una cultura, con i valori che l'accompagnano, ma essere cristiano è accogliere e custodire un legame: io e Dio; la mia persona e il volto amabile di Gesù. Questo legame ci fa cristiani". Lo ha detto il Papa nell'udienza generale. L'udienza, prevista inizialmente a Piazza San Pietro, è stata spostata all'interno a causa del tempo incerto e nuvoloso su Roma.

Per il Papa "la grande nemica della fede non è l'intelligenza, non la ragione, come, ahimè, qualcuno continua ossessivamente a ripetere, ma il grande nemico della fede è la paura. Per questo motivo la fede è il primo dono da accogliere nella vita cristiana: un dono che va accolto e chiesto quotidianamente, perché si rinnovi in noi".

"La fede non è di tutti, e anche noi, che siamo credenti, spesso ci accorgiamo di averne solo una piccola scorta. Spesso Gesù ci può rimproverare, come fece coi suoi discepoli, di essere 'uomini di poca fede'. Però è il dono più felice, l'unica virtù che ci è concesso di invidiare. Perché chi ha fede è abitato da una forza che non è solo umana; infatti, la fede innesca la grazia in noi e dischiude la mente al mistero di Dio", ha proseguito Papa Francesco. 

"Durante le preghiere del mese di maggio, confidate alla Madonna le vostre vicende personali e familiari, così come le sofferenze di quanti sono vittime delle guerre", ha aggiunto il Papa durante i saluti ai fedeli di lingua polacca. "Pregate per la Chiesa, per la Patria, per la pace in Ucraina e in Medio Oriente. Maria, che cento anni fa Pio XI istituì come Regina per tutta la Polonia, vi sostenga e vi guidi", ha aggiunto Papa Francesco.

Il Pontefice ha anche pregato per il Kenya colpito dall'alluvione. "Desidero trasmettere al popolo del Kenya la mia vicinanza spirituale in questo momento in cui una grave alluvione ha tragicamente tolto la vita a molti nostri fratelli e sorelle, ferendone altri e causando una diffusa distruzione. Vi invito a pregare per tutti coloro che stanno subendo gli effetti di questo disastro naturale", ha detto.

"Non dimentichiamo di pregare per la pace. Preghiamo per i popoli che sono vittime della guerra. La guerra è una sconfitta, sempre", ha aggiunto il Papa. "Pensiamo alla martoriata Ucraina, che soffre tanto, pensiamo agli abitanti della Palestina e di Israele che sono in guerra. Pensiamo ai Rohingya, al Myanmar e chiediamo la pace. Chiediamo la vera pace per questi popoli e per tutto il mondo", ha sottolineato. "Purtroppo oggi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi. Terribile, guadagnare con la morte. Chiediamo la pace, che vada avanti la pace", ha concluso.

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