Politica

Prodi: 'La candidatura dei leader in Ue è una ferita alla democrazia'

"Si chiede a elettori di votare chi non andrà a Bruxelles". Conte: "Candidarsi e non andare in Ue è presa in giro"

Romano Prodi

Redazione Ansa

"Onestamente quello che sta succedendo nelle candidature alle europee vuol dire che non mi dà retta nessuno". Lo ha detto Romando Prodi nel suo intervento alla rassegna La Repubblica delle idee a Napoli commentando la candidatura di Elly Schlein, segretaria del Pd alle europee. "Io faccio dei ragionamenti sul buon senso perché così si chiede agli elettori di dare il voto a una persona che di sicuro non ci va a Bruxelles se vince. Queste sono ferite alla democrazia che scavano un fosso. Questo ragionamento riguarda Meloni, Schlein, Tajani e tutti i leader che si candidano: non è un modo per sostenere la democrazia".

 

Conte: "Candidarsi e non andare in Ue è presa in giro"

"Nella nostra comunità non è pensabile che uno esibisce il nome sulla scheda e poi non è conseguente. Per noi è una presa in giro dei cittadini. Non è una questione di Schlein, ma anche di Meloni e altri leader. Farlo per acquisire qualche voto in più per noi è impensabile. Io non sarà candidato". Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, a In Mezz'ora su Rai Tre.

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