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Camera approva il decreto migranti, ora passa al Senato

162 sì, 106 no, 2 astenuti. LA SCHEDA

L'Aula della Camera in una foto di archivio

Redazione Ansa

La Camera approva il decreto migranti, noto come 'Cutro 2', con 162 sì, 106 no, 2 astenuti. Il provvedimento, che tra le varie norme contiene quella che consente di tenere reclusi gli over-16 nei Centri di detenzione per adulti fino 5 mesi, passa ora al Senato.

LA SCHEDA - Rgole più severe e stretta sui minori

Il terzo decreto sui migranti 'Cutro 2', che la Camera ha approvato con i soli voti di maggioranza, modifica in maniera significativa la disciplina sull'accoglienza dei minori e il diritto alla difesa degli stranieri.

Questo in estrema sintesi il contenuto del testo che ora passa all'esame del Senato:

- GLI OVER-16 RECLUSI NEI CENTRI PER ADULTI FINO A 5 MESI - Una delle norme più discusse è quella, introdotta in Commissione Affari Costituzionali con un emendamento della Lega, che dà la possibilità di tenere reclusi, fino a 5 mesi, nei Centri di detenzione per adulti anche i minori non accompagnati che abbiano compiuto i 16 anni.

- GLI UNDER-16 NEI CENTRI PER MINORI FINO A 45 GIORNI - Si allunga da 30 a 45 i giorni la reclusione dei migranti non accompagnati che non abbiano compiuto i 16 anni nei Centri destinati all'accoglienza dei minori.

- CONSENTITO PER LEGGE IL SOVRAFFOLLAMENTO DEI CENTRI - In caso di flussi migratori intensi si dà la possibilità di sforare i limiti massimi di capienza del 50% nei Centri per minori e del 100% in quelli per adulti.

- LA 'MISURAZIONE' DEI MINORI - Se i minori non hanno documenti, si consentono pratiche di misurazione (ad esempio delle ossa), "rilievi antropometrici o accertamenti sanitari" autorizzati dal Pm in forma scritta. In caso d'urgenza, il via libera potrà essere orale. Si parla di un margine di errore di 2 anni.

- SI AMPLIANO I CAS - Si consente di realizzare nuovi Cas (Centri di Accoglienza straordinaria) per i minori fino ad un massimo di 50 posti ognuno.

- GLI AVVOCATI NON SI PAGANO - Se l'impugnazione presentata dal migrante contro l'espulsione viene dichiarata inammissibile, il difensore non ha diritto alla liquidazione del compenso e il magistrato ne deve dare atto nel "provvedimento decisorio".

- PORTE CHIUSE AI CONDANNATI - Non può entrare in Italia chi è condannato, anche con sentenza non definitiva, per lesioni personali ai danni di incapaci, minori o infermi o con prognosi di oltre 20 giorni. Porte chiuse anche a chi ha commesso reati "relativi a pratiche di mutilazione genitale femminile" e che abbiano comportato "lesioni permanenti al viso".

- TEMPI BREVI PER PRESENTARE RICORSO - Si riduce da 30 a 15 giorni (e da 60 a 40 giorni se chi ricorre risiede all'estero) il termine per presentare ricorso contro l'espulsione di stranieri con il permesso di soggiorno UE di lungo periodo.

- PIU' PERSONALE IN AMBASCIATE E CONSOLATI - Si assegnano ispettori e sovrintendenti di Polizia in ambasciate e consolati fino 20 unità. E si stabilisce che la domanda di protezione internazionale non si perfezioni nel caso in cui lo straniero non si presenti in Questura per gli adempimenti richiesti.

- SOSPENSIONE DELLA DOMANDA DI ASILO - Si dispone la riduzione da 12 a 9 mesi del periodo di sospensione della domanda nel caso in cui il richiedente asilo si allontani senza giustificazione dai Centri di accoglienza o si sottragga al trattenimento negli hotspot e nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR).

- DONNE VITTIME DI VIOLENZE - Per la loro tutela c'è solo un ordine del giorno presentato dalle opposizioni. Con questo si impegna il governo "a verificare compatibilmente con le risorse disponibili a normativa vigente" la possibilità di "indirizzare le donne migranti vittime di violenza accertata dai servizi socio-sanitari territoriali di riferimento, a percorsi presso le reti territoriali anti-violenza e a creare sezioni specifiche nell'ambito dei Centri Sai, prevedendo in tempi rapidi le risorse necessarie". Al momento restano nei Centri di detenzione 

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