Politica

Pnrr: 'Valutazione Ue sulla terza rata in via di completamento'

Il Governo: 'Incontrati molti ostacoli sulla via del Pnrr'

Il ministro Fitto

Redazione Ansa

"La valutazione della Commissione europea ai fini del pagamento della terza rata è in via di completamento": è quanto si legge nel testo definitivo della relazione sullo stato di attuazione del Pnrr depositata dal governo in Parlamento. "Il processo di assessment - si spiega - sin dall'invio della domanda di pagamento, ha richiesto tempi più lunghi, d'intesa con i servizi della Commissione, per la complessità degli obiettivi da conseguire per questa rata e per gli approfondimenti che si sono resi necessari, nelle interazioni con la Commissione, per alcune scadenze".
"L'attuale governo, già nelle primissime settimane dall'insediamento - si legge ancora nella relazione - si è impegnato ad assicurare un'incisiva linea di azione per raggiungere, entro il 30 dicembre, i 55 traguardi e obiettivi previsti dal Pnrr". Si è trattato di una sfida di particolare complessità", e "sulla via dell'attuazione, diversamente da quanto indicato dal precedente Governo nella seconda relazione sull'assenza di criticità e di rischi di rallentamento per tutti gli interventi, sono stati riscontrati numerosi ostacoli che hanno richiesto un'azione mirata e persistente per il loro superamento".

I mini-interventi
"Considerando le risorse del Pnrr per le quali si è individuato il soggetto attuatore (130 miliardi di euro circa, pari al 68% dell'intero Piano) e la distribuzione dei progetti di titolarità dei Comuni e o di altri enti emerge una miriade di piccoli interventi: i progetti di importo fino a 70mila euro sono più di 76 mila; quelli di importo compreso fra 70 mila e 180 mila euro sono circa 28mila; quelli fino a 1 milione di euro sono pari all'87% del totale". E' una delle "criticità" che vengono messe in rilievo nella sintesi della relazione sul Pnrr. "Gli investimenti superiori a 5 milioni sono invece 3.300".

La scadenza per le modifiche
"Va evidenziato che entro il 31 agosto 2023, ciascun Paese ha la facoltà di richiedere l'accesso alla propria quota di prestito e, pertanto, il quadro può subire mutamenti, come accaduto a seguito delle recenti comunicazioni pervenute alla Commissione europea da parte degli Stati membri".

L'appello dell'Anticorruzione
Sul Pnrr sarà "decisiva la rinegoziazione di alcune misure. Non tutti gli investimenti hanno la medesima urgenza. Per questo possono essere utilmente spostati su altri finanziamenti europei". Lo sottolinea il presidente dell'Anac Giuseppe Busia illustrando la relazione annuale sull'attività dell' Anticorruzione al Parlamento. "Il Pnrr deve essere terreno condiviso, sottratto alla dialettica politica di corto respiro. Precondizione di tutto ciò è la massima trasparenza e controllabilità dei progetti e dello stato degli investimenti", osserva tra l'altro Busia, anche per evitare che le risorse "finiscano in mani sbagliate".

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