Politica

Francia: Macron promulga la riforma delle pensioni, proteste e scontri a Parigi

L'aumento dell'età pensionabile a 64 anni è legge. Respinta la richiesta di referendum

Redazione Ansa

Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha promulgato la legge sulla riforma delle pensioni, compreso il rinvio dell'età pensionabile legale a 64 anni. E' riportato sulla Gazzetta ufficiale di oggi, dopo la convalida del testo ieri da parte del Consiglio costituzionale.

 

Il Consiglio costituzionale francese ha dato il via libera alle norme essenziali della riforma delle pensioni, in particolare l'articolo più contestato, quello che aumenta l'età pensionabile da 62 a 64 anni. I "saggi" hanno anche respinto la richiesta di 250 parlamentari dell'opposizione francese di indire un referendum di iniziativa condivisa sulla riforma delle pensioni. A Parigi è rimontata la protesta contro la riforma, con scontri, fumogeni e bici elettriche date alle fiamme.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, promulgherà la riforma delle pensioni entro 48 ore: è quanto riferisce BFMTV dopo il via libera del Consiglio costituzionale.

Il governo "prende atto della decisione del Consiglio costituzionale", "con questa riforma, il nostro sistema pensionistico sarà in equilibrio nel 2030": lo si legge in un comunicato del governo francese, nel quale si sottolinea che "sui 36 articoli del progetto di legge, 30 sono stati completamente convalidati, 2 parzialmente e 4 considerati come 'cavalieri sociali', cioè da non inserire in una legge di finanziamento della previdenza sociale". E' quanto si legge in un comunicato dei servizi della prima ministra, Elisabeth Borne.

LE REAZIONI

I sindacati francesi si appellano Macron affinché non promulghi la legge. Le parti sociali non accetteranno riunioni con l'esecutivo prima del primo maggio.

Mélenchon: 'La lotta sulle pensioni continua'
Dopo il via libera dei saggi francesi alla riforma delle pensioni, il leader radicale di gauche, Jean-Luc Mélenchon, ha condannato una decisione che mostra un Consiglio costituzionale "più attento ai bisogni della monarchia presidenziale che a quelli del popolo sovrano. La lotta continua, dobbiamo raccogliere le forze".

Le Pen: 'La sorte della riforma delle pensioni non è decisa' 
"Se la decisione del Consiglio costituzionale chiude la sequenza istituzionale, la sorte politica della riforma delle pensioni non è decisa": è il commento di Marine Le Pen alla decisione del Consiglio costituzionale che ha approvato gran parte della riforma del governo francese. "Il popolo ha sempre l'ultima parola - ha continuato la Le Pen -, spetterà al popolo preparare l'alternativa che tornerà su questa riforma inutile e ingiusta".

Manifestazioni ovunque,112 fermi a Parigi 

Manifestazioni spontanee e cortei improvvisati all'insegna della rabbia questa sera ovunque in Francia, con non poche violenze a margine. A Rennes, incendiata la porta di un commissariato, a Parigi molti gli scontri con la polizia, i cassonetti bruciati e i vandalismi, con un bilancio finale di 112 fermati. A Parigi i cortei sono continuati in diversi quartieri della città fino a tarda sera, dopo essere cominciati nel pomeriggio in seguito all'annuncio del verdetto del Consiglio costituzionale, che ha convalidato gran parte della riforma delle pensioni. 

 

Foto
Scontri a Parigi

Gli incidenti sono cominciati nella piazza dell'Hotel de Ville, dove circa 4.000 manifestanti si erano radunati per protestare, poi sono continuati sulla rue de Rivoli, fino a place de la République. Altri gruppi di giovani sono partiti in corteo dalla gare Saint-Lazare. Intorno alle 21, incidenti e cariche della polizia si sono succedute in molti quartieri della capitale. Incidenti a Rennes, dove è stato incendiato il portone di un commissariato e più tardi l'ingresso di un centro congressi nello storico Convento dei Giacobini. Manifestazioni e raduni sono stati organizzati a Lille, Digione, Caen, Marsiglia, Nizza, Tolosa.

A Marsiglia, i manifestanti sono scesi sui binari nella stazione di Saint-Charles, dove la circolazione dei treni è stata sospesa. A Strasburgo, diverse centinaia di persone hanno dato vita a una manifestazione spontanea che si è conclusa con violenze e con il lancio, da parte della polizia, di lacrimogeni. Incidenti anche a Bordeaux, Lione e Grenoble, dove si sono registrati scontri fra manifestanti e polizia.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it