Politica

8 marzo: Cassano, "tante magistrate ma ancora poche ai vertici"

Presidente della Cassazione, "la società si nutre della diversità"

Margherita Cassano

Redazione Ansa

In magistratura le donne hanno superato numericamente gli uomini, ma "se si va a vedere gli incarichi direttivi nel settore giudicante solo il 31% sono donne, e questi incarichi in larga parte sono nel settore della giustizia minorile. E soltanto il 26% guida gli uffici requirenti, e anche in questo caso soprattutto nel settore minorile". Lo evidenzia la presidente della Cassazione, Margherita Cassano, prima donna al vertice della Suprema corte, in un'intervista a QN in occasione dell'8 marzo.
    Ma non è solo una problema della magistratura: "nell'ambito privato sono molto accentuate le sperequazioni tra donne e uomini a fini retributivi. E non possiamo poi dimenticare con uno sguardo a livello internazionale che esistono situazioni ancora più tragiche: alle donne sono negati diritti fondamentali, come il diritto all'istruzione, al lavoro, al rispetto della propria integrità fisica e all'identità di donna in quanto tale".
    "La nostra legislazione ormai è avanzata - sottolinea Cassano - e prevede una parificazione uomo-donna, è la Costituzione che lo impone. Però non bastano le norme astratte, le norme per vivere nella quotidianità hanno bisogno di ricevere effettività e applicazione concreta nei singoli casi". La strada da percorrere? "La convinzione culturale che le donne al pari degli uomini sono parte integrante della società e la consapevolezza che le istituzioni si alimentano della diversità culturale", conclude.
   

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