Politica

Regionali, Fontana: 'Sono il presidente dei lombardi, non dei partiti'. Rocca: 'Obiettivo è governare il Lazio per 10 anni'

Calenda: 'Gli elettori non hanno sempre ragione'. Salvini: 'Ottimo il clima con gli alleati'. Berlusconi: 'Il governo esce più forte da queste elezioni'

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Redazione Ansa

Il dopo voto: il centrodestra sbanca alle Regionali, rafforzando di fatto, come ha commentato subito la premier Giorgia Meloni, "l'azione del governo". Nel Lazio e in Lombardia i rispettivi candidati, Francesco Rocca e Attilio Fontana, sfondano quota 50%.

"Io sono il presidente dei lombardi, non dei partiti": Attilio Fontana, appena riconfermato governatore della Regione Lombardia, lo chiarisce parlando con l'ANSA e sottolineando il suo ruolo nella formazione della giunta che "sarà la giunta Fontana". L'elezione diretta "mi legittima davanti ai cittadini", ha aggiunto. La nuova giunta dovrebbe essere pronta, considerati i tempi tecnici, per metà marzo e "sarà in continuità" con la precedente "nei contenuti".

"È una giornata importante. Il nostro obiettivo è governare noi la regione per 10 anni", ha detto il neo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in collegamento telefonico a un Giorno da Pecora, su Rai Radio 1. "Ora mi chiamano governatore, ancora mi devo abituare. È Una bella responsabilità", ha affermato Rocca. "Comunque mi piace più" la parola "presidente", ha aggiunto.

"Avete tutti scritto che la Moratti era la candidata perfetta per la Lombardia - così Carlo Calenda, leader di Azione, rispondendo al post di un cronista su Twitter che definiva la scelta di Letizia Moratti come "un eccesso di tatticismo" -. Il Lazio con un ottimo candidato e coalizione è andato peggio. Sono trent'anni che votiamo e siamo scontenti di chi votiamo. Sostengo da sempre che votiamo per ragioni sbagliate: appartenenza e moda. E basta guardare l'astensione per capirlo. È la ragione per cui abbiamo fondato Azione. Se stamattina volete sostenere che il voto a Fontana è basato sui risultati del buon governo, fatelo. Gli elettori decidono ma non hanno sempre ragione. Altrimenti non saremmo messi così". 

Per Matteo Salvini alle regionali in Lazio e Lombardia "avere stravinto vuol dire che i cittadini stanno apprezzando quello che stiamo facendo al governo". Una vittoria "di squadra" ha tenuto a sottolineare il vicepremier e segretario della Lega parlando a Aria pulita su 7 Gold. "I primi messaggi, quelli che mi hanno fatto più piacere - ha sottolineato - sono quelli di Giorgia e Silvio. L'impegno ad andare avanti con pazienza e coerenza è reciproco". "E' un bellissimo risultato" quello ottenuto dalla Lega in Lombardia secondo Salvini. A Telelombardia ha spiegato che "rispetto a quattro mesi fa la Lega e la Lista Fontana hanno recuperato il 10%". "Sono contento per me, per Giorgia, per Silvio. E' un bellissimo San Valentino" ha aggiunto spiegando che sarà "già oggi negli uffici di Regione Lombardia a lavorare con Attilio". In tutto "sono 20 i consiglieri" di Lega e Lista Fontana e "questo è dedicato a quelli che dicevano che la Lega è morta". "Si vince sempre insieme, mai da soli", ha detto Salvini sottolineando l'ottimo clima con gli alleati "Giorgia e Silvio" e ringraziando Attilio Fontana. "Certo, mi spiace perché tanta gente non ha votato" aggiunge il leader della Lega.

"Non mi voglio spingere a dare consigli a Matteo Salvini, perché non credo che ne abbia bisogno - ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando il risultato della Lega - e non li accetterebbe volentieri. Ma il Salvini che va a vedere i cantieri e si dà da fare vale più del Salvini polemico". "Provo a dargli un consiglio da chi ha vent'anni di più: forse se lavori di più, fai le cose, ti perdi di meno in tweet o tik tok puoi funzionare - ha aggiunto -. La Lega ha tenuto, questa è un po' una sorpresa".

Sui social il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a commentare i risultati delle elezioni e ringrazia "candidati, militanti e dirigenti" di FI in Lombardia e nel Lazio. "Il loro lavoro è stato decisivo", scrive. "Anche il governo - aggiunge - esce più forte da queste elezioni: il voto degli elettori fa giustizia dei tentativi di dividere la nostra coalizione che è unita da 29 anni e che ancora una volta è premiata dal voto degli italiani che non si sono fatti confondere dalle polemiche artificiose della sinistra ed hanno premiato la nostra coerenza e la nostra determinazione".

Il voto delle regionali è un test superato per il governo ma, sono tutti concordi, non cambia di molto gli equilibri interni alla maggioranza. E quindi si consolida la leadership di Giorgia Meloni nel centrodestra. Ma gli alleati tengono - nel caso della Lega molto più dei pronostici della vigilia, soprattutto in Lombardia - e sono pronti già da oggi, è la scommessa che fanno in molti, a ricominciare con i piccoli screzi, con i distinguo, che rischiano di rendere accidentata la strada del governo. Da qui la necessità per Palazzo Chigi , si ragiona in ambienti della coalizione, di procedere senza "strappi". Ieri come oggi, insomma, a impensierire la premier sono più i partiti che la sostengono che le opposizioni.

 

 

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