Politica

Pnrr: arriva una struttura di coordinamento a Palazzo Chigi

Una "struttura di missione" presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, misure per semplificare l'affidamento dei contratti pubblici e gli interventi di edilizia scolastica: sono alcune delle novità della bozza del decreto

Redazione Ansa

   Una nuova governance del Pnrr che prevede una "struttura di missione" presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, misure per semplificare l'affidamento dei contratti pubblici e gli interventi di edilizia scolastica: sono alcune delle novità contenute nella nuova bozza del decreto Pnrr, attualmente composta da 59 articoli. Nuove anche l'istituzione dell'Autorità di gestione nazionale del piano strategico della politica agricola comune (Pac), l'agenzia italiana per la gioventù, e le disposizioni per l'housing universitario.  La struttura di missione che sorgerà alla presidenza del Consiglio dei ministri avrà un incarico fino al 31 dicembre 2026. Sarà gestita da un coordinatore e articolata in quattro direzioni generali e si occuperà di dare supporto all'autorità politica e di svolgere "le interlocuzioni con la Commissione europea". Il nuovo decreto che cambia la governance interviene anche sulle unità di missione del Pnrr all'interno dei singoli ministeri, con l'obiettivo di "migliorare e rendere più efficiente il coordinamento" delle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo: le funzioni delle unità di missione potranno essere trasferite "ad altra struttura di livello dirigenziale generale individuata tra quelle già esistenti".
   Vengono poi confermate le misure per accelerare i tempi delle opere. Tra queste, le misure urgenti per far funzionare meglio la commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS e la commissione tecnica Pnrr-Pniec (il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima). Inoltre, viene semplificato l'affidamento dei contratti pubblici Pnrr e Pnc, che potrà avvenire anche soltanto sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Per quanto riguarda l'ambiente, rispetto alle bozze circolate nelle scorse settimane restano anche le misure per favorire le fonti di energia rinnovabili, alleggerendo il processo di autorizzazione della costruzione di nuovi impianti. Nuova è invece la spinta all'idrogeno, con misure di "semplificazione per lo sviluppo dell'idrogeno verde e rinnovabile", e le "disposizioni per la disciplina delle terre e delle rocce da scavo". In pratica, per assicurare la rapida realizzazione di opere energetiche legate al Pnrr, il ministero dell'Ambiente emana un decreto per semplificare la gestione delle terre e delle rocce da scavo che, ad esempio, ne disciplina il deposito temporaneo. Tra gli altri interventi sull'ambiente e la sicurezza energetica c'è anche la "rinaturazione dell'area del Po". Viene poi istituita l'Agenzia italiana per la gioventù, "ente pubblico non economico dotato di personalità giuridica e di autonomia regolamentare, organizzativa, gestionale, patrimoniale, finanziaria e contabile".

Nella bozza del dl anche misure per snellire la Giustizia.
Misure per la digitalizzazione del processo e degli atti processuali e in materia di archivio giurisprudenziale nazionale e altre disposizioni sulla giustizia tributaria per ridurre il numero di casi pendenti davanti alla Corte di Cassazione, come richiede l'obiettivo "Giustizia tributaria" del Pnrr: sono alcune delle misure che riguardano la giustizia contenute nella nuova bozza del decreto Pnrr.


   

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