Politica

Milleproroghe, da Alitalia alle risorse per i motorini elettrici

Oggi il Cdm alle 11.30

L'esterno di Palazzo Chigi. Immagine d'archivio

Redazione Ansa

Ecco le misure contenute nella bozza del decreto Milleproroghe che sarà oggi all'esame del Consiglio dei ministri.

Il funzionamento dell'amministrazione straordinaria per la vecchia Alitalia viene prorogata fino al 31 dicembre 2023. 

Nuove risorse per moto e ciclomotori elettrici, riducendo gli importi previsti per quelli inferiori a euro 5. L'articolo stabilisce che vengano sottratti 5 milioni dall'ecobonus per l'acquisto nel 2023 e 2024 di ciclomotori e moto a 2, 3, 4 ruote omologati in una classe inferiore ad Euro 5: gli importi vengono invece attribuiti a moto e motocicli elettrici negli stessi anni.

Viene prorogato fino al 2025 il meccanismo del contratto di espansione, il supporto alle imprese in crisi finanziaria che varino una riorganizzazione aziendale e favoriscano l'esodo anticipato verso la pensione dei dipendenti, che prima era previsto fino al 2023. Il testo conferma il limite minimo di organico per accedere al beneficio: non dovrà essere inferiore complessivamente a cinquanta incluse le aziende che abbiano sottoscritto, dal 2023 al 2025, un contratto di rete. Dal 1 gennaio 2023, invece, si dimezza a 500 il numero dei dipendenti, previsto originariamente a 1000, per quelle imprese di particolare rilevanza strategica che volessero accedere al contratto di espansione impegnandosi a 1 assunzione per ogni 3 lavoratori prepensionati. In questo caso, si legge nella bozza, almeno il 50% dei lavoratori assunti non dovrà aver compiuto il trentacinquesimo anno di età al momento dell'assunzione. E' legata a questo criterio anche la proroga per ulteriori 24 mesi della riduzione dei versamenti a carico del datore di lavoro dell'indennità mensile che dovrà riconoscere ai lavoratori che, a fronte della risoluzione del rapporto, si apprestino a pensionarsi volontariamente, fino al raggiungimento della prima decorrenza utile del trattamento pensionistico.

Sei mesi in più, fino al 30 giugno 2023 per fare la dichiarazione Tari relativa all'anno 2021. La scadenza era già stata spostata dal termine originale al 31 dicembre 2022.

Gli operatori sanitari, già esentati dall'obbligo della fatturazione elettronica fino al 2022, potranno continuare ad evitare questo adempimento anche nel 2023. 

I termini per il contratto di servizio della Rai con il ministero delle Imprese del Made in Italy (ex ministero dello Sviluppo Economico) viene differito al 31 luglio 2023. Lo prevede una norma contenuta nella bozza del decreto Milleproroghe.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it