Politica

La premier Meloni alla Prima della Scala, in piazza le proteste

Iniziative annunciate dai centri sociali, ucraini e autonomi

Il Teatro alla Scala di Milano

Redazione Ansa

Milano si prepara alla Prima della Scala che domani diventerà il centro della politica con un palco reale dove siederanno non solo la prima e seconda carica dello Stato, cioè il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello del Senato Ignazio La Russa, ma anche la presidente della Commissione Europea e soprattutto la premier Giorgia Meloni. Ed è proprio la sua presenza ad aver reso più 'appetibile' piazza Scala per le proteste che invero si sono verificate tutti gli anni dalle contestazioni del 1968, quando sulle pellicce delle signore volarono uova. Mercoledì 7 dicembre - in una piazza transennata così come le vie circostanti, con uno schema rodato che ormai si ripete da anni e un dispositivo di sicurezza messo a punto in una ultima riunione interna questa sera - in piazza ci sarà la comunità ucraina, che chiede la pace e non ha apprezzato la scelta del teatro di inaugurare con Boris Godunov, ovvero un'opera del russo Modest Musorgskij. E poco importa se si tratta di una denuncia del potere, della storia di uno zar infanticida ucciso dal rimorso. Comunque il console Andrii Kartysh ha chiesto nei giorni scorso di cancellarla, anche se senza successo.

Ma in piazza ci sarà soprattutto chi è contrario alla manovra. La cub ha anche organizzato una petizione su change.org per dire a Meloni che non è benvenuta a Milano, città "medaglia d'oro della resistenza", non solo perché proveniente dal fronte della gioventù, ma anche per la manovra del suo governo che fa tagli alla cultura "con la motosega" e "tagli ai poveri a favore dei ricchi, sull'onda del fatto che, non bisogna disturbare chi produce".

'Reddito per tutti, miseria per nessuno: contestiamo la Meloni e tutta la casta" è invece lo slogan con cui saranno presenti anche gli antagonisti di centri sociali come il Cantiere e il Lambretta, mentre i Cobas Lombardia e le diverse anime della campagna referendaria 'no caro vita' presenteranno il referendum e poi, dalle 18, ora d'inizio dell'opera, partiranno con una contestazione con cena "a lume di candela visto il periodo di austerity". Queste sono almeno le proteste annunciate. Restano le incognite per una possibile protesta degli anarchici (come già fecero lo scorso 6 novembre salendo su una gru del cantiere della Scala) per Alfredo Cospito, attualmente al 41 bis a cui la Consulta deve decidere se concedere le attenuanti e dunque se sarà condannato all'ergastolo ostativo o meno per i pacchi bomba inviati nel 2006 alla scuola allievi Carabinieri di Cuneo. E quelle per una azione degli attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion, sulla falsariga di quelle già fatte in altri Paesi. Ma non solo questo. Le forze dell'ordine al mattino si dovranno anche occupare dell'evento in Bocconi 'La Bocconi, l'Italia, l'Europa' dove saranno presenti Matarella, von der Leyer e il ministro degli Esteri Antonio Tajani e anche del ritorno dei no vax al pomeriggio all'Arco della pace.
   

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