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Dl Rave: ok Commissione alla riformulazione del Governo

Reato punito comunque con la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro

(Foto archivio)

Redazione Ansa

La Commissione Giustizia del Senato approva l'emendamento del Governo che riscrive di fatto il reato di 'Rave Party' introducendo nell'ordinamento l'articolo 633-bis. La versione riformulata che lasciava intatta la pena massima a 6 anni per gli organizzatori, non specificava il numero dei partecipanti e separava la responsabilità tra partecipanti e promotori, è passata a maggioranza.    

Governo riformula reato, ma la pena resta a 6 anni  - Il Governo riformula l'emendamento sul reato contro i 'Rave Party', depositato e ora all'esame della Commissione Giustizia del Senato. Ma non in modo significativo,tale che necessiti di ulteriori tempi per subemendare, come precisano nella maggioranza. E dal testo scompaiono la dicitura 'ordine pubblico' e i riferimenti al 'codice antimafia' e alle misure di prevenzione. Oltre al riferimento al numero dei partecipanti (che nel testo originario dl Governo era di 50). Il testo, in sostanza, prevede che chiunque organizzi o promuova "l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento; reato punito con la reclusione da 3 a 6 anni e la multa da 1.000 a 10.000 euro, quando dall'invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l'incolumità pubblica a causa dell'inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi".

Ok a emendamento Lega che rinvia multe a No Vax  - Passano in commissione Giustizia del Senato gli emendamenti della Lega che puntano a prorogare al 30 giugno 2023 il pagamento delle sanzioni per i 'No Vax'. Le proposte di modifica, che hanno come prime firme quelle del capogruppo della Lega a Palazzo Madama Massimiliano Romeo ed Erika Stefani, erano state presentate al decreto 'anti-Rave' e avevano ricevuto parere favorevole del governo.

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