Politica

Meloni all'assemblea di Confartigianato: 'Orizzonte di legislatura taglio 5% del cuneo'

'Due terzi al lavoratore e uno all'azienda'

Redazione Ansa

Dopo aver tenuto la conferenza stampa sulla manovra, la premier Giorgia Meloni ha fatto il suo ingresso all'Auditorium della Conciliazione per l'assemblea 2022 di Confartigianato. Dopo le foto di rito la presidente del Consiglio è stata accolta dall'applauso del pubblico.

"Tra i nostri asset strategici fondamentali c'è il made in Italy e c'è sempre stato nella nostra visione. Il marchio Italia è il terzo per riconoscibilità nel mondo ma noi negli ultimi anni abbiamo lasciato che svendesse i nostri marchi e questo non si deve e non si può fare più", ha detto la premier nell'intervento all'assemblea di Confartigianato. Ha quindi annunciato l'idea di avviare un registro delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali, come è stato fatto per quelli alimentari e ha concluso: "Il marchio va difeso e per farlo, deve essere riconoscibile".

"Noi compiamo un mese dal giuramento e in un mese abbiamo già incontrato parti sociali e imprese. Come voi credo nel valore centrale dei corpi intermedi". 

"L'orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno" del cuneo fiscale "due terzi al lavoratore, un terzo all'azienda. Anche l'azienda deve avere un beneficio dal taglio del cuneo fiscale", ha aggiunto la presidente del Consiglio intervenendo all'Assemblea nazionale di Confartigianato.

"Dalla legislatura precedente usciamo con la concezione che la povertà la potevi abolire con un decreto, che la crescita si possa fare con una norma dello Stato ma lo Stato non crea crescita, lo fanno le aziende. Allo Stato compete di mettere nelle condizioni di lavorare, non mettere i bastoni tra le ruote". 

"Per me, da presidente del Consiglio, prendere 30 miliardi e metterli sulle bollette quando so che in gran parte stanno andando alla speculazione, è una cosa che fa male". Quindi ha aggiunto l'impegno a lavorare in questo senso per "consentirci di recuperare una parte di quelle risorse", riconoscendo anche l'impegno svolto su questo dal precedente governo a cui "do atto di essersi battuto in Europa per il tetto europeo al prezzo gas".

"Ci siamo occupati del Reddito di cittadinanza. Se avessi avuto più tempo avremmo potuto fare la riforma organica che faremo - ha aggiunto Meloni -. Ma siamo rimasti fedeli al nostro principio: uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell'assistenza chi può lavorare e chi non può lavorare. Il Reddito di cittadinanza alla fine del 2023 per chi è in condizione di lavorare è abolito. Nel 2023 abbiamo scelto di immaginare un periodo transitorio, non avendo potuto lavorare sugli strumenti per accompagnare queste persone verso il lavoro ma abbiamo ristretto di molto i paletti, intanto i mesi in cui si può avere il sussidio, poi che alla prima offerta rifiutata decade il Reddito, e infine che se prendi il Reddito, minimo devi stare sul territorio italiano". 

"Oggi abbiamo dovuto correggere la norma, quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote". Così la premier Giorgia Meloni parlando del Superbonus edilizio, all'assemblea di Confartigianato a Roma. Ha quindi ammonito: "Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare", assicurando che, rispetto ai cosiddetti 'esodati del 110' "noi faremo quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano".
   

"Siamo qui per offrire la nostra forza di costruttori di futuro, confidando in un nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese". All'Assemblea di Confartigianato il presidente, Marco Granelli, conclude così la sua relazione rivolgendosi direttamente alla premier, Giorgia Meloni. Tocca tutte 'le sfide' per le pmi, come con la richiesta di "ridurre la pressione fiscale", aprire un "tavolo per la riforma del fisco". Sulla manovra: bene "mantenere un intervento espansivo. Lo spazio di manovra che si delinea potrebbe, però, non essere sufficiente per affrontare le sfide che il contesto pone".

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