Politica

Letta punta sull'allargamento dell'obbligo scuola e green

Scontro con Meloni sul "significato" di essere donna

Enrico Letta

Redazione Ansa

Per partecipare ai lavori della Camera sul decreto Aiuti bis, Enrico Letta e Giorgia Meloni hanno messo la campagna elettorale in standby qualche ora. Ma non hanno interrotto lo scontro in vista del voto, almeno sui social. "Lo dico a Giorgia Meloni: non basta essere donna per fare politiche per le donne. Contano le proposte e i fatti concreti che si mettono in campo. Per le donne la parola chiave è libertà", ha scritto su Twitter il segretario del Pd. "Enrico, ma veramente dopo che hai tentato di spiegarmi come devo fare la destra ora vuoi tentare di spiegarmi cosa significhi essere una donna? Ma ce l'hai un senso del ridicolo?", gli ha risposto al volo la leader di FdI. Lo scambio nasce da un'intervista a Grazia in cui Letta difende la legge sull'aborto, auspica un governo con lo stesso numero di ministri e ministre e chiede più centri per le vittime di violenza di genere. E' il tema della parità, uno dei punti del programma dem. Come il sud, la sanità.

Ogni giorno il segretario Pd punta la campagna elettorale su un obiettivo della lista Italia democratica e progressista. "Serve l'allungamento dell'obbligo scolastico - ha detto intervistato da Skuola.net - bisogna cominciare molto presto, a 3 anni con la scuola dell'infanzia e allungare fino ai 18 anni. Bisogna spingere tutti gli studenti ad avere il diploma di scuola secondaria superiore". "Introdurre l'obbligo per le scuole d'infanzia - spiega Letta all'Ansa - significa renderle finalmente gratuite. E' peraltro certificato che prima si inizia la scuola meglio si combattono le disuguaglianze e più rapidamente si riattiva l'ascensore sociale fermo in Italia da decenni. Senza contare un risparmio per le famiglie tra le 200 e le 300 euro mensili e la possibilità per entrambi i genitori di lavorare". Il segretario Pd lega i temi della scuola e della formazione a quello della "transizione ecologica, che va gestita sempre con quella sociale - ha detto agli studenti - Ad esempio, chi lavora nel campo dell'automobile a scoppio va accompagnato nel cambiamento: non si può solo dare la pensione anticipata.

L'impatto distruttivo di questi processi sul mondo del lavoro va gestito e lenito. Altrimenti ci sarà ulteriore conflitto sociale e a pagarne il prezzo saranno sempre i più vulnerabili". Ai ragazzi Letta ha parlato dei diritti civili. "C'è chi vuole solo un modello, Meloni l'ha detto: Dio, patria e famiglia. E francamente non è il modello giusto. È un modello del passato che ha autorizzato tanti soprusi. A me piace la diversità e dobbiamo valorizzarla, è ricchezza, non disgregazione. È uno dei temi su cui spingo di più e sui cui la differenza con la destra è più marcata". Per il segretario Pd "l'Italia è indietro sui diritti civili, il Parlamento non ha approvato il Ddl Zan, lo Ius schoale, la legge sul diritto al suicidio assistito come chiedeva la Corte costituzionale. L'idea che nei prossimi 5 anni manteniamo questa arretratezza è drammatica - ha concluso - Io vorrei che facessimo passi avanti. Noi spingiamo sui diritti civili". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it