Politica

Ius scholae, maggioranza divisa. Salvini avverte il governo

Il leader della Lega chiede lo stop anche a ddl cannabis. Pd-M5s: legge di civiltà

Redazione Ansa

Non c'è solo il fronte aperto da Giuseppe Conte contro il premier Draghi ad agitare il governo. Anche la legge sulla cittadinanza (ius scholae) ed il disegno di legge sulla cannabis, due temi affidati al dibattito parlamentare, diventano occasione per un nuovo scontro nella maggioranza.

A salire sulle barricate è la Lega. Salvini riunisce i deputati e consegna al capogruppo Riccardo Molinari un messaggio di avviso al premier Draghi: "Il governo si occupi del rincaro del gasolio o è difficile restare".

A Montecitorio la battaglia si preannuncia dura e dall'esito incerto. L'occasione è l'approdo nell'Aula della Camera della riforma che garantisce la cittadinanza dopo un ciclo scolastico di cinque anni. Il segretario della Lega non ci sta. Accusa Pd e Cinquestelle di non rispettare i delicati equilibri che reggono l'esecutivo di unità nazionale. E attacca: "Incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi". Una sfida soprattutto ai Dem, che premono per fare in fretta e provare a portare a casa una legge prima della scadenza della legislatura.

 

In linea con Salvini è Giorgia Meloni. "Fratelli d'Italia ha chiesto di cancellare dal calendario dei lavori della Camera la discussione delle proposte di legge sulla cittadinanza facile agli immigrati e sulla liberalizzazione della droga. Due provvedimenti ideologici e fuori dal mondo, portati avanti da una sinistra Pd-Cinquestelle ormai lontana anni luce dal mondo reale e dai problemi concreti dei cittadini. La volontà della maggioranza Draghi di impegnare il Parlamento su questi temi è un'offesa agli italiani alle prese con una crisi economica senza precedenti, alle imprese in ginocchio e alle famiglie strette nella morsa del caro vita", ha scritto la leader di Fdi su Facebook.

 

Su posizioni opposte il centrosinistra ed il M5s. I Dem puntano al via libera della legge sulla cittadinanza: "E' una legge attesa da trent'anni", ricorda la capogruppo del Pd Debora Serracchiani che poi rivolge un appello a tutti i parlamentari affinchè " ascoltino l'opinione della maggioranza degli italiani e mettano da parte calcoli di propaganda e bandierine" per approvare la legge.

Dello stesso avviso il Movimento Cinque Stelle che con l'ex ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ricorda come " tutta la comunità scolastica, non solo studenti e studentesse, è in prima fila per chiederne l'approvazione"

Ius scholae, a Roma flash mob: 'Oltre un milione lo attendono'

Proprio alla vigilia del voto si è svolto in piazza Capranica, a pochi passi da Montecitorio, un flash mob organizzato dalla Rete per la riforma della cittadinanza: in piazza è stato celebrato un matrimonio tra l'Italia e oltre un milione di giovani ancora senza cittadinanza. Sotto un arco floreale attivisti e attiviste hanno condiviso le promesse nuziali, simbolo delle aspettative di cambiamento in caso di approvazione della Riforma, alla presenza di testimoni come la modella e attivista Bianca Balti, la designer Stella Jean e Alberto Guidetti (Bebo) de lo Stato Sociale. "Italia, promettimi che 877 mila studenti riceveranno la cittadinanza, che mi considererai uguale ai miei compagni, che potrò andare a votare per la prima volta, che potrò indossare la maglia degli azzurri e non dovrò più stare in panchina", sono alcune tra le promesse espresse dagli attivisti arrivati da tutta l'Italia. Dal canto suo l'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma, Barbara Funari, intervenendo alla manifestazione ha affermato che la Capitale "è pronta a dire sì e a stare dalla parte giusta della storia. Abbiamo tanti bambini e cittadini che sono già romani e aspettano solo il riconoscimento legislativo. Nella Capitale sono più del 13% i minori residenti in attesa della cittadinanza. La norma deve essere approvata al più presto e come Comune ci impegniamo ad applicarla nel modo migliore possibile".

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