Politica

A Verona sorpresa Tommasi: 'Se vinco vado in bici sullo Stelvio'

L'ex calciatore porta centrosinistra in vantaggio al primo round

Redazione Ansa

Lo spoglio ha confermato per Verona la sorpresa anticipata ieri sera dai primi exit poll: Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma e della Nazionale, ex presidente dell'Assocalciatori, candidato per il centrosinistra, si presenterà al ballottaggio dopo aver vinto il primo turno alle elezioni comunali, ottenendo il 40% delle preferenze. Il centrodestra spaccato si è piazzato dietro, alle prese con il braccio di ferro interno alla coalizione, con il sindaco uscente Federico Sboarina che nonostante l'appoggio di Giorgia Meloni e Matteo Salvini è staccato raccogliendo 32-32,5%. Fuori dal ballottaggio l'ex primo cittadino Flavio Tosi, con la sua coalizione civica appoggiata anche da Forza Italia, fermo al 23,7-23,8%. La lista di Tommasi è la prima formazione politica in città, seguita dal Pd; dall'altra parte, Fdi soppianta la Lega come primo partito di coalizione, Fi (4,3%) risale nei voti ma resta indietro.

Spariti i Cinquestelle, che non si sono presentati con il proprio simbolo anche se avevano propri esponenti nelle liste di centrosinistra. Uno scenario che premia la campagna elettorale "low profile" di Tommasi, tutta incentrata sul contatto con la gente e meno sugli incontri con i big nazionali, giunti in riva all'Adige ma lasciati 'soli' nelle piazze per i momenti pubblici. Lui ha preferito marcare la propria figura come la vera discontinuità rispetto alle ultime amministrazioni di centrodestra. "Il ballottaggio è un risultato storico per la città - ha commentato - per la parte che rappresento e per quanti hanno deciso di supportarmi, e credo che un un altro segnale al di là del ballottaggio stia arrivando, che è la voglia di cambiare e la voglia di girare pagina; è ovvio che girare pagina è più facile se si sceglie una figura nuova e non chi ha amministrato la città negli ultimi quindici anni. Ci si accorge che forse il centrosinistra è una proposta credibile. Noi ci credevamo fin dall'inizio e siam convinti che possa essere davvero una svolta per la città, ma questo lo dovranno dire gli elettori e le elettrici e soprattutto - ha ribadito - dobbiamo partire dai dati certi che arriveranno stasera". Silenzio fino a sera dal quartier generale di Sboarina, che ha raccolto poco rispetto allo sforzo profuso in campagna elettorale, e soprattutto rispetto ai cinque anni di amministrazione, su cui confidava per una conferma già dal primo turno. Lapidario il commento di Tosi, fuori dai giochi e molto agguerrito contro gli 'ex amici' del centrodestra. "Vogliamo valutare prima di decidere il da farsi - ha risposto a chi gli chiedeva chi appoggerà al secondo turno - aspettando anche quello che diranno i candidati. Io sono rimasto ancora alla nostra apertura, alla quale Sboarina non ha dato alcun riscontro. Il centrodestra si conferma comunque la maggioranza a Verona anche se Tommasi ha preso il 40%, che è una buona fetta di consensi. Bisognerà vedere adesso con il centrodestra che lavoro si fa", ha concluso.

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