Politica

Mattarella: 'Noi con l'Ucraina, in gioco il futuro dell'Europa'

Il presidente della Repubblica a Braga in Portogallo in occasione della riunione Cotec

Redazione Ansa

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si trova a Braga, in Portogallo, per partecipare alla riunione del Cotec. Si tratta di un forum dedicato all'integrazione europea e che prevede la partecipazione dei capi di Stato di Spagna, Italia e Portogallo. Oltre a Mattarella sono presenti il re di Spagna Felipe e il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. Il tema di questa sessione è dedicato all'innovazione e la tecnologia in ambito europeo.

"Le devastazioni di luoghi nel cuore dell'Europa, le vite spezzate, l'attentato recato alla libertà e indipendenza di un Paese, immaginavamo appartenessero a un passato remoto. Siamo a fianco delle ragioni del popolo ucraino e, mentre è in gioco il destino dell'Europa, appare più che mai necessario avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace", ha detto Mattarella parlando a Braga in Portogallo in occasione della riunione Cotec. "Consideriamo da sempre, la cultura un motore di crescita, ricerca e sviluppo. Ritengo sia impossibile riflettere sull' avvenire dell'umanità senza immaginarlo collegato al mondo dell'innovazione e della tecnologia. Un avvenire in cui la tecnologia e l'innovazione non siano solo al servizio di sistemi di armamento sempre più distruttivi ma siano indirizzati al progresso dell'umanità. Innovazione e tecnologia sono due elementi che guidano prepotentemente questa fase delle nostre vite e credo che, se adeguatamente governati, potranno fungere da moltiplicatori di conoscenza e volano di crescita". "I nostri Paesi - detto poi Mattarella - sono depositari di ingenti patrimoni culturali; specchio, essi stessi, delle vicende storiche che li hanno caratterizzati. Costituiscono la base per evitare che vengano snaturati i valori su cui è cresciuta la nostra civiltà europea. La cultura è un capitale sul quale si innesta il nostro essere comunità. È un capitale che permette di illuminare il nostro percorso. È un capitale che permette di ancorare saldamente le nostre identità". 

"E' mia sempre più forte convinzione che occorre accelerare verso il raggiungimento di una "sovranità europea" anche per quanto concerne il campo tecnologico - ha aggiunto Mattarella -. La crisi della pandemia e la crisi prodotta dalla guerra ci dicono quanto sia fondamentale la cooperazione. Dall'innovazione dipendono la nostra competitività e la capacità di garantire ai nostri concittadini una solida cornice di sicurezza. È essenziale che l'Unione Europea si doti di autonomia strategica". L'isola di Procida è "capitale della cultura italiana" e "il motto che hanno scelto è "la cultura non isola". Auspico che, in un contesto internazionale così difficile, sappiamo farlo nostro, per ribadire i fili che legano i popoli europei fra loro, che non possono venire meno, per colpa di chi ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra". 

"Signor presidente, voglio esprimerle la grande gioia provata dai portoghesi per aver acconsentito a servire il Paese per qualche anno di più". Con queste parole il presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha aperto il suo intervento alla riunione Cotec.

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