Politica

Pnrr: 45 target entro giugno, spending review per il calo delle tasse

La maggior parte al Mite. Ma coinvolta anche Cultura e Salute

Roberto Cingolani

Redazione Ansa

Fissare gli obiettivi di risparmio della spending review per gli anni 2023-2025, anche per finanziare una riforma fiscale o riforme della spesa pubblica pro-crescita, adottare un programma nazionale per la gestione dei rifiuti, ma anche riformare l'organizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale: sono alcuni dei 45 obiettivi che i diversi ministeri dovranno centrare entro giugno, per poter sbloccare la seconda rata dei fondi Recovery prima dell'estate.La maggior parte sono obiettivi ambientali, in capo al ministero della transizione ecologica, ma sono coinvolti tra gli altri anche Cultura, Mise, Mims, Istruzione, Mef, Interno.

"Il Cdm di oggi ha fatto una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi PNRR del primo semestre dell'anno". Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi. Dei 45 obiettivi "previsti entro giugno 2022, tre risultano già conseguiti".

Il Consiglio dei ministri ha valutato positivamente lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme di competenza dei Ministeri coinvolti. Lo affermano fonti di Palazzo Chigi, sottolineando che nell'ambito delle procedure di attuazione del Pnrr, al 31 gennaio 2022 le amministrazioni titolari di interventi hanno emanato 113 bandi e avvisi per un importo complessivo pari a circa 27,86 miliardi di euro. Ad oggi risultano aperti 48 bandi per un ammontare di risorse da assegnare pari a 23,17 miliardi.

"Nel 2022 l'Italia deve conseguire complessivamente 100 obiettivi per il PNRR di cui 83 milestone e 17 target. Di questi 45 sono da conseguire entro il 30 giugno 2022, a cui è collegata una rata di rimborso di 24,13 miliardi, e 55 entro 31 dicembre 2022, per la quale è associata una rata di rimborso pari a 21,83 miliardi". Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi al termine del Cdm. "Tutte le Amministrazioni centrali sono coinvolte" nel raggiungere "milestones e target del 2022", precisano.

Nel 2021 sono stati sbloccati oltre 45.000 posti nella P.a e per il 2022 è prevista la pubblicazione di bandi per altre 100.000 assunzioni in tutte le amministrazioni. Lo comunica il Dipartimento della Funzione Pubblica, spiegando che alle prove dei concorsi, tra maggio e dicembre, hanno partecipato "più di un milione" di candidati in tutta Italia. In pochi mesi sono stati selezionati i primi esperti dedicati all'attuazione del PNRR: 500 funzionari assunti al Mef e nelle altre amministrazioni centrali per la governance e la rendicontazione degli investimenti e 8.171 addetti all'Ufficio del processo per assistere il giudice nello smaltimento dell'arretrato e nella velocizzazione dei procedimenti. In totale, "nei cinque anni di durata del PNRR, si prevedono un milione di nuovi ingressi nella PA, tra assunzioni ordinarie e incarichi di collaborazione", sottolinea il Dipartimento.

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