Politica

Mattarella, la tutela dei più fragili è diritto costituzionale

Messaggio alla seconda Conferenza nazionale della Salute mentale. Il Papa: "Superare stigma con cui è marchiata la malattia mentale"

Una persona si tiene la testa in una foto di archivio

Redazione Ansa

"Desidero rivolgere un sentito saluto alla seconda Conferenza nazionale della Salute mentale, realizzata dal Ministero della Salute a 20 anni dalla prima edizione: offre l'occasione di riflettere sulle relative patologie. L'Italia è stata pioniera in tema ponendo le basi per il superamento di limiti e barriere nella tutela delle persone con malattie psichiche". Inizia così il telegramma inviato dal Capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione della Conferenza Nazionale. "La cura della malattia mentale - aggiunge - è sfida complessa e richiede che i più fragili siano seguiti e tutelati in conformità ai diritti costituzionali". 

"Va rivolta attenzione alle famiglie che, con sacrificio e dedizione, suppliscono ai limiti strutturali di un sistema che anche la pandemia ha contribuito a mettere ulteriormente a dura prova", prosegue il telegramma del Presidente della Repubblica. "Compito delle istituzioni - aggiunge Mattarella - è quello di mettere in campo ogni azione per promuovere la solidarietà nei confronti dei più deboli, rimuovendo gli ostacoli all'integrazione e alla crescita della personalità nella società civile, garantendo il rispetto della dignità del malato". E conclude: "Nel rinnovare l'apprezzamento per l'iniziativa e per l'impegno quotidiano a servizio dei più fragili, formulo i migliori auguri di buon lavoro". 

Occorre "favorire il pieno superamento dello stigma con cui è stata spesso marchiata la malattia mentale e, in generale, di far prevalere la cultura della comunità sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure e attenzioni maggiori a chi apporta vantaggi produttivi alla società, dimenticando che quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana". Lo dice Papa Francesco nel messaggio inviato alla Conferenza sulla salute mentale al ministero della Salute. 

Il Papa, nel messaggio alla Conferenza nazionale sulla salute mentale, innanzitutto esprime "la stima della Chiesa e mia personale per i medici e gli operatori sanitari coinvolti in questo delicato campo. Il loro impegno nel venire incontro alle condizioni di quanti soffrono di disturbi psichici, offrendo loro terapie opportune, è un grande bene per le persone e per la società. Risulta pertanto di massima importanza - sottolinea Papa Francesco - acquisire sempre più consapevolezza dei requisiti professionali e umani richiesti per la cura di questi nostri fratelli e sorelle". Papa Francesco rileva poi che questi malati "hanno avvertito con particolare gravità i devastanti effetti psicologici della pandemia". Per il Pontefice "è dunque auspicabile che da una parte non manchi il potenziamento del sistema sanitario di tutela della malattia mentale, anche mediante il sostegno alle realtà impegnate nella ricerca scientifica su tali patologie, e dall'altra si promuovano le associazioni e il volontariato che si pongono accanto ai malati e ai loro familiari". Bergoglio ribadisce dunque l'importanza della "cura integrale della persona. Curare il prossimo, infatti, non è solo un lavoro qualificato, ma una vera e propria missione, che si realizza pienamente quando la conoscenza scientifica incontra la pienezza dell'umanità e si traduce nella tenerezza che sa avvicinare e prendere a cuore gli altri". Il Papa, nella conclusione del suo messaggio, ringrazia gli operatori sanitari e li incoraggia "a proseguire sulla feconda via della cura solidale". 
   

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