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Europei: Draghi, 'Finale a Roma? Non dove c'è alto contagio'. Stop della Uefa

La Cancelliera: 'Grazie Roma per l'impegno su una soluzione politica sulla Libia'

Redazione Ansa

 Incontro Merkel-Draghi a Berlino. Sul tavolo le prospettive della ripresa post-Covid e il tema dei migranti. Ma irrompe anche il tema degli Europei di calcio e dei rapporti con la Gran Bretagna. 'La finale del torneo da Wembley a Roma? Mi adopererò affinché non si faccia in Paesi con alti contagi', risponde il presidente del Consiglio nella conferenza stampa congiunta.

Ma dopo poco arriva la presa di posizione della Uefa. "La Uefa - si legge in una nota - la federazione inglese e le autorità inglesi stanno lavorando a stretto contatto con successo per organizzare le semifinali e la finale di Euro a Wembley e non ci sono piani per cambiare la sede di quelle partite". 

No comment da Downing Street alle parole del presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, sull'opportunità di spostare da Londra la finale degli Europei di calcio a causa del rimbalzo di contagi Covid alimentato nel Regno Unito dalla variante Delta. A quanto apprende l'ANSA da fonti bene informate, tuttavia, il governo britannico intende far sapere di essere "completamente impegnato", in stretto contatto con l'Uefa, a far sì che le semifinali e la finale si possano svolgere a Wembley come previsto "in condizioni di sicurezza" sanitaria per tutti.

"Spostare la finale degli Europei a Roma? Siamo pronti. Dopo successo dell'apertura di Uefa2020 - scrive intanto Virginia Raggi su twitter - Roma e Italia hanno dimostrato di saper organizzare grandi eventi internazionali". Lo scrive su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi. 

Sul dossier migranti - ha detto Draghi nella conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale - migranti l'impegno "è aiutarsi reciprocamente". "Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna" del tema, spiega. "L'Italia - ha detto la Merkel - è un Paese di arrivo, noi siamo colpiti dai flussi secondari. Occorre iniziare ad agire dai Paesi di provenienza e su questa gestione siamo completamente d'accordo". "Nelle discussioni che abbiamo avuto ci sono state pochissime divergenze di opinioni ed è una sensazione gradevole", aggiunge.

Io e Mario Draghi - ha detto la Cancelliera parlando di Covid - "siamo entrambi cauti" sulla situazione del Covid, "felici che ci sia un sostanziale miglioramento ma è un progresso fragile. La quota vaccini cresce ma ancora non si può dire che ci stiamo avvicinando all'immunità di gregge" anche perché siamo "esposti alle nuove varianti". 

"Il rapporto tra Italia e Germania - ha esordito il premier italiano - è profondo, duraturo e solido. Sono due Paesi fondati sull'europeismo e sull'atlantismo. Le posizioni nei confronti di Usa, Russia, Cina e Nordafrica sono molto molto vicine".

LA CONFERENZA

"Parleremo del piano di ripresa - ha detto la Merkel - di un coordinamento ancora migliore per quello che riguarda le modalità di viaggi dalla Gran Bretagna. Parleremo della dimensione esterna della migrazione, della situazione in particolari Paesi di provenienza, come Tunisia e Libia. Ringrazio l'Italia che ha avviato molte iniziative per una soluzione politica in Libia. L'Italia ha investito molte forze" nel dossier libico. Lo dice la cancelliera Angela Merkel in conferenza stampa con il premier Mario Draghi.

"Dobbiamo aprire una prospettiva sul futuro, la Turchia ha tutti i diritti ad essere appoggiata" sul dossier immigrazione. "Non possiamo andare avanti senza la cooperazione con la Turchia", dice la Merkel. E il capo del governo italiano si dice d'accordo: rispondendo ad una domanda, Draghi replica con un "si" al rinnovo dell'accordo con Ankara sulla cooperazione sul dossier immigrazione.

"Il governo - ha detto Draghi in un altro passaggio - è impegnato in riforme, si usava dire un tempo strutturali, io direi di sistema, che rendono l'Italia più equa e sostenibile. Questo è l'impegno di questo governo e l'impegno continuerà. Per avere un'Europa più forte occorre avere un'Italia più forte".

Infine il passaggio sull'ipotesi di finale degli Europei a Roma e non a Wembley. A una domanda sul punto Draghi dice: "Sì nell'adoperarmi affinché la finale degli Europei non si faccia in Paesi con alti contagi".

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