Politica

Minacce a Casellati, la Procura di Roma avvia indagine

Escalation di odio nell'ultimo mese. Le telefonate di Mattarella e Draghi

Redazione Ansa

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla denuncia presentata dal presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per una serie di minacce ricevute nei giorni scorsi tramite lettere anonime e culminate con messaggi di morte pubblicati su social network. Nel procedimento, in base a quanto si apprende, si ipotizza il reato di minacce aggravate.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato al telefono il Presidente del Senato Elisabetta Casellati per esprimerle la sua vicinanza e solidarietà personale per le minacce di morte di cui di recente è stata fatta oggetto, mediante lettere e post sui social network. Lo si apprende da fonti del Senato: la chiamata del Capo dello stato è giunta mentre Casellati stava visitando gli stand del Salone nautico di Venezia.

Casellati ha ricevuto una telefonata anche da parte del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Il premier - si apprende da fonti del Senato - ha espresso rammarico a Casellati e manifestato tutta la sua vicinanza per le gravi minacce subite. Anche la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha chiamato oggi la presidente del Senato per esprimerle solidarietà dopo le minacce ricevute.

Come riferisce l'ufficio stampa della presidenza del Senato, Casellati ha presentato denuncia per "una escalation di odio iniziata nell'ultimo mese con una serie di lettere anonime e culminata ieri in pesanti minacce di morte sui social network". 

In un tweet si scrive "ammazziamo la Casellati. In un altro "voglio uccidere Casellati". Presidente del Senato vergogna!, è scritto in un altro post in cui un sedicente "rumeno" la minaccia ancora di morte. Secondo quanto si apprende, a una delle lettere di minacce ricevute dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati nelle settimane scorse, era allegato un articolo di giornale riguardante la vicenda del presunto record di voli di Stato che Casellati avrebbe preso durante la pandemia, usando il Falcon 900 dell'Aeronautica militare a sua disposizione. La notizia era uscita ad aprile sul quotidiano Repubblica. Dopo le minacce esplicite postate sui social, ieri la presidente ha fatto denuncia agli inquirenti a Roma.

"Tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati per le odiose intimidazioni e le ignobili minacce di morte ricevute". Lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.

"A nome dei @SenatoriPD esprimo solidarietà e vicinanza alla @Pres_Casellati per le terribili minacce ricevute. Basta clima di odio e violenza". Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

"Solidarietà alla presidente del Senato Elisabetta Casellati per le vergognose minacce ricevute. Sono episodi inaccettabili da condannare con fermezza". Lo scrive su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.

"Vicinanza al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Condanniamo con determinazione le assurde minacce di morte e le intimidazioni subite dalla seconda carica dello Stato. Nel normale dibattito democratico non c'è spazio per estremismi e intemperanze". Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie.

"Esprimo la solidarietà mia e di tutta Forza Italia al Presidente Casellati per le minacce di morte che continua a ricevere. Non si farà intimidire". Lo scrive su Twitter Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia.

"Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla presidente Casellati. Non è tollerabile un clima in cui la seconda carica dello Stato viene minacciata di morte. Massima fermezza contro odio e violenza". Lo dichiara la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando.

"Esprimo a nome di tutto il gruppo di Forza Italia solidarietà e vicinanza alla presidente del Senato Casellati per le gravissime minacce ricevute, con un'inquietante escalation negli ultimi giorni. Serve rafforzare subito la vigilanza per garantirle la massima sicurezza, con l'auspicio che questi criminali da tastiera e gli autori delle lettere anonime vengano individuati al più presto. Il clima di odio è infatti troppo spesso l'anticamera dell'eversione". Lo dichiara in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

Di Battista, cara Casellati, c'è chi non sor...vola - "E'' passato un mese esatto dallo scoop di Repubblica sul bulimico utilizzo di voli di Stato da parte della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati Vien dal Mare, seconda carica della Repubblica. La notizia è stata ripresa dal Il Fatto Quotidiano, da TPI e da Le Iene che hanno realizzato un bel servizio sul tema. Servizio immediatamente cancellato dai siti Mediaset su ordine dei dirigenti del biscione, l'azienda del patron di Forza Italia, il partito della Casellati. I partiti, impegnati a commentare i Maneskin, Pio e Amedeo, e Fedez (in attesa del ritorno di "meteore", trasmissione che li vedrà presto protagonisti) non mi pare abbiano dato molto risalto alla questione". Lo scrive in un lungo post su Facebook, Alessandro Di Battista che interviene, controcorrente, sul caso delle minacce ricevute dalla presidente del Senato che in meno di 24 ore ha registrato un'unanime condanna dell'intero arco istituzionale. "Leggo di ingiurie arrivate alla Casellati. Mi dispiace", scrive in chiusura del post Di Battista, "ma questo non cancella il suo dovere di fornire immediate spiegazioni alla pubblica opinione, ovvero ai suoi datori di lavoro". L'ex 'frontman' pentastellato punta il dito anche contro il Movimento: "L'ufficio comunicazione del M5S - scrive - ha prodotto qualche grafica (molte meno del numero di voli blu utilizzati dalla nobildonna) ma poi anche sul fronte "grillino" è calato il silenzio. La Meloni sulla questione tace. Ovvio che tace, in Parlamento recita la parte dell'opposizione ma al di fuori è super-alleata del partito della Casellati. Eppure i cittadini avrebbero - anzi hanno - il sacrosanto diritto di avere informazioni dettagliate sui voli di Stato utilizzati dalle autorità, se non altro perché la benzina la pagano loro", scandisce Di Battista. "Ma oggi, nell'era della pax-draghiana, sapere se la seconda carica dello Stato sia o meno andata in vacanza con un volo spesato dai contribuenti pare sia roba da populisti". "Io, che non sono cambiato e che pago le tasse, al contrario, pretendo di conoscere la verità. Pretendo - prosegue - che la Presidente del Senato fornisca dettagliate spiegazioni e pretenderei immediate dimissioni nel caso in cui lo scoop di Repubblica fosse confermato. Si tratta di denaro pubblico cazzo! Ed il denaro pubblico vale doppio soprattutto di questi tempi". "Sappia la pubblica opinione - conclude quindi Di Battista - che i voli di Stato della Casellati sono costati infinitamente di più del vergognoso vitalizio a Formigoni. Continuo a credere (sempre più in solitudine) che la battaglia sulla sobrietà della politica sia giusta, etica e soprattutto, molto presto, tornerà di moda".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it