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Recovery, ok alla risoluzione di maggioranza. Franco: 'Sfida strategica, ridisegna il Paese'

Il ministro dell'Economia interviene in Aula alla Camera sul Recovery Plan

Panoramica dell'Aula

Redazione Ansa

Con 412 voti a favore, 11 contrari e 44 astenuti l'Aula della Camera approva la risoluzione di maggioranza sulla proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il programma di investimenti che l'Italia deve presentare alla Commissione europea nell'ambito del Next Generation EU. Il gruppo di Fdi si è astenuto.

"Il piano è una sfida organizzativa complessa soprattutto nella fase di attuazione. Esige una visione strategica e una capacità progettuale: completeremo il lavoro nelle prossime settimane per renderlo uno strumento per lo sviluppo e il ridisegno del Paese". Così il ministro dell'Economia, Daniele Franco intervenendo in Aula alla Camera sul Recovery Plan.

"Il lavoro di sintesi del Parlamento che confluisce nelle relazioni e nelle risoluzioni contribuirà decisamente alla fase finale di definizione del piano di qui alla fine del mese", ha detto il ministro intervenendo in Aula alla Camera sul Recovery Plan. Si tratta di "un lavoro ricognitivo approfondito che va assolutamente pienamente utilizzato" e, ha assicurato, c'è "l'impegno del governo di avvalersi della relazione e di coinvolgere il Parlamento prima della trasmissione alla Commissione europea". Un impegno che "riguarda anche la successiva fase attuativa" del piano.

"I progetti che non saranno inclusi nel piano non saranno necessariamente accantonati: non solo esistono gli altri strumenti nazionali ed europei ma stiamo anche valutando se istituire una linea di finanziamento ad hoc, complementare al Pnrr che includa i progetti che pur meritevoli per spirito e finalità ne siano esclusi perché non soddisfano alcuni criteri più stringenti".  

"Scuola, università, capitale umano sono aspetti cruciali" del Recovery Plan: "dobbiamo anche nei prossimi anni affrontare le cicatrici che la pandemia ha determinato per i processi di apprendimento che sono stati danneggiati nell'arco di due anni scolastici", ha spiegato Franco in Aula alla Camera.

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