Politica

Giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafie, gli appelli del Papa e di Mattarella

Il presidente della Repubblica: 'Estirparle è possibile, basta reticenze'. Francesco: "Le mafie sono contro il Vangelo, ora arricchite dalla pandemia"

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Redazione Ansa

"Estirpare le mafie è possibile e necessario. L'azione di contrasto comincia dal rifiuto di quel metodo che nega dignità alla persona, dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell'opportunismo". Lo scrive il presidente Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della "Giornata nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". 

"Solo quando le organizzazioni criminali verranno estirpate dai nostri territori, potremo dire di aver onorato davvero la memoria di tutte le vittime di mafia. Coltivare il ricordo di coloro che hanno perso la vita lottando per la legalità è un imperativo categorico.Lo Stato faccia sentire che c'è. Specialmente oggi, con l'emergenza economica aggravata dalla pandemia, è alto il rischio che i clan facciano da banche alle imprese e da ufficio di collocamento per chi perde il lavoro". Lo dichiara il presidente del Senato, Elisabetta Casellati nella Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Il Papa: le mafie sono contro il Vangelo, ora arricchite dalla pandemia - "Oggi in Italia si celebra la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". Lo ha ricordato il Papa all'Angelus sottolineando che "le mafie sono presenti in varie parti del mondo e, sfruttando la pandemia, si stanno arricchendo con la corruzione". Papa Francesco le ha definite "strutture di peccato", "contrarie al Vangelo di Cristo", che "scambiano la fede con l'idolatria". "Oggi facciamo memoria di tutte le vittime e rinnoviamo il nostro impegno contro le mafie", ha esortato il Papa.

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