Politica

Il timing del governo, mercoledì fiducia al Senato

Giovedì Draghi alla Camera, venerdì debutto internazionale al G7

Palazzo Chigi e piazza Colonna visti dal colonnato di palazzo Wedekind

Redazione Ansa

Il discorso programmatico e i sottosegretari. Nelle prime 72 ore da presidente del Consiglio, sono questi i principali dossier su cui si concentra l'attenzione di Mario Draghi. Il Senato è stato convocato oggi alle 10 per il discorso con cui il premier chiede la fiducia sul proprio esecutivo: la 'chiama' dei senatori è attesa dalle 22. Domani il premier si presenterà per la fiducia alla Camera, convocata alle 11.30: anche in questo caso il voto dovrebbe arrivare in serata, verso le 20.30.

Draghi sembra intenzionato a chiudere in tempi brevi le nomine di sottosegretari e viceministri. Si parla di un Consiglio dei ministri venerdì, ma il tema agita le forze politiche e non è detto che si riesca a trovare in tempo la quadra su circa quaranta designazioni.

Venerdì sarà anche il giorno del debutto di Draghi sulla scena internazionale come premier: parteciperà da remoto alla riunione dei leader del G7 (la prima dall'aprile 2020), virtualmente ospitata dalla Gran Bretagna, con al centro la lotta al Covid, l'economia mondiale e i rapporti con la Cina.

Avendo per ora tenuto per sé la delega, il premier potrebbe anche partecipare il 23 febbraio, in presenza, alla videoconferenza informale dei ministri degli Affari europei, appuntamento preparatorio in vista del Consiglio europeo straordinario del 25 e 26.

Intanto, dopo l'esordio di oggi all'Eurogruppo, il ministro dell'Economia, Daniele Franco, è stato impegnato ieri  con l'Ecofin. Lorenzo Guerini partecipa da remoto alla riunione dei ministri della Difesa della Nato. Sul fronte interno una delle prime grane per il governo potrebbe arrivare dalla riforma della prescrizione, oggetto di uno degli emendamenti al decreto milleproroghe su cui la Commissione Affari costituzionali della Camera potrebbe esprimersi a giorni.
   

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