Politica

Con Covid più insidie nel web, Tiktok chiede l'età

Monito del Papa contro notizie false. Più 77% i reati contro minori

Redazione Ansa

Nella ricorrenza del Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, sembra essere partita in Italia una contraffensiva per difendere i minori soprattutto i più piccoli, dai pericoli del web accentuati dai lunghi mesi di isolamento dovuti alla pandemia. TikTok chiederà l'eta agli utenti italiani. Decisione arrivata dopo le richieste del Garante della Privacy in seguito alla morte della bambina palermitana di 10 anni uccisa da quella che sembrerebbe una 'sfida' avvenuta su TiKTok. Così l'app ha deciso di mettere una stretta ai profili dei minori di 13 anni che potrebbe portare alla conseguente chiusura degli account.
  Un monito sui pericoli della Rete, in particolare sulle notizie false, arriva anche da Papa Francesco."Tutti siamo responsabili - ha scritto in un tweet - della comunicazione che facciamo, delle informazioni che diamo, del controllo che possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole. Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità".
   Per richiamare anche i genitori a svolgere un ruolo attivo di vigilanza il Garante per la Privacy insieme a Telefono Azzurro ha avviato sulle tv nazionali una campagna di sensibilizzazione dal titolo 'Se non hai l'età, i social possono attendere'. E sempre per proteggere i diritti dei minori e allo stesso tempo tutelare i loro dati personali, Telefono Azzurro ha lanciato la call to action #AgeVerification aperta a istituzioni, aziende tecnologiche, studiosi e società civile.
   Del resto negli ultimi giorni sondaggi, ricerche, studi hanno tutti concordato che il Covid ha aumentato i rischi che corrono i minorenni italiani in Rete, soprattutto i bambini. Una conferma e al tempo stesso un campanello dall'allarme viene dai dati forniti dalla polizia postale, da cui emerge che nel 2020 le vittime minorenni sono aumentate del 77% rispetto all'anno precedente per reati che vanno dalla pedopornografia, all'adescamento, al cyberbullismo, alle truffe online fino al furto di identità digitale. Ma il dato di "forte preoccupazione" da parte della Polizia Postale è l'aver constatato nel 2020 un incremento dei casi di adescamento di minori online, soprattutto per quanto riguarda la fascia d'età 0-9 anni.
    A chiedere sicurezza in Rete sono proprio i ragazzi come dimostra una ricerca condotta per la Polizia da 'Generazioni Connesse': se, infatti, venisse introdotto un patentino per l'uso sicuro dei social, il 55% degli adolescenti sarebbe interessato a prenderlo ed 1 su 4 lo renderebbe obbligatorio.
    Per la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina "occorre che la scuola e la famiglia siano presidi fondamentali nell'educazione all'uso appropriato delle nuove tecnologie. Per questo una componente centrale nell'insegnamento dell'educazione civica, che abbiamo voluto introdurre, è costituita proprio dall'educazione alla cittadinanza digitale". 
   

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