Politica

M5s al Colle, no veti a Italia viva. Centrodestra unito - TEMPO REALE

Ma c'è una fronda interna al Movimento. Attesa per la scelta di Mattarella

Una veduta del Quirinale

Redazione Ansa

Pieno sostegno a Giuseppe Conte, ma "mai più Matteo Renzi". Ad alzare il tiro è il senatore pentastellato Elio Lannutti, annoverato tra i cosiddetti frondisti al momento irremovibili all'idea di un riavvicinamento del leader di Iv alla maggioranza. Una presa di posizione netta, più dura rispetto alla posizione ufficiale del Movimento che è quella di non porre veti netti su nessuna forza politica, Iv compresa, mettendo al centro il sostegno al capo del governo dimissionario. Certo è che i distinguo all'interno del M5s non aiutano a rendere il quadro più chiaro a poche ore dall'incontro con il Capo dello Stato. La delegazione pentastellata infatti sarà l'ultima ad essere ricevuta al Quirinale, chiudendo di fatto il giro di consultazioni aperto da Mattarella giovedì pomeriggio. E non è meno carico di incognite l'incontro tra il presidente della Repubblica e la delegazione del centrodestra.

Dissipati i dubbi sull'ipotesi di andare separati all'incontro con il Capo dello Stato, i leader della coalizione si sono riuniti alla Camera per fare il punto sulla linea da tenere nel corso delle consultazioni. Ufficialmente il centrodestra ribadirà che le uniche alternative, di fronte al fatto che l'attuale maggioranza non ha più i numeri per sostenere un esecutivo, restano due: un governo affidato al centrodestra oppure il ritorno alle urne. Una presa di posizione ufficiale dietro cui però si nascondono diversi distinguo. Non è un mistero infatti che Fi e Cambiamo!, il movimento di Giovanni Toti, non chiudano all'ipotesi di un governo di unità nazionale a differenza di Lega e Fdi. Il fronte sovranista, infatti, è indisponibile alle larghe intese, preferendo il ritorno alle urne.

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