Politica

Zingaretti: subito legge elettorale e decreto sicurezza

Su Raggi non un veto ma un giudizio politico

Nicola Zingaretti

Redazione Ansa

Il segretario del Pd Zingaretti parla di "clima positivo tra le forze di maggioranza" spinge per l'approvazione del testo già adottato sulla legge elettorale e di quello "condiviso da tutta la maggioranza" per le modifiche ai decreti sicurezza. In una intervista a La Stampa, il premier Conte esclude il rimpasto e rilancia le priorità dell'autunno: riforma del fisco a dicembre e ius culturae di cui discuterà il Parlamento. 'Saremo giudicati per quanto riusciremo a realizzare nell'interesse degli italiani', dice.

"Nel Pd abbiamo discusso per sei mesi per cambiare una pessima legge elettorale maggioritaria e c'è un punto di approdo, il testo è stato adottato, un proporzionale con forte spinta verso la correzione maggioritaria, non è che ogni mattina noi ripartiamo da zero". Così Nicola Zingaretti a Skytg24 Start sulla discussione dentro la maggioranza sulla legge elettorale. "Con tutte le precauzioni bisogna andare avanti e la legge adottata è ottima, il testo tiene insieme elementi proporzionali con una soglia al 5%. In parlamento entererebbero 5-6 aggregazioni".

Sui decreti sicurezza "c'è un testo positivo, condiviso da tutta la maggioranze e ora va approvato", "non ci sono più problemi politici se ci sono problemi tecnici si affrontino e poi si approvi" la riforma. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti a Sky tg 24 Start.

Quello del Pd su Virginia Raggi "non è un veto, è un giudizio politico negativo sull'esperienza di governo". Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti su SkyTg24.  Zingaretti smentisce che ci sia un patto per la 'spartizione' dei candidati con Luigi Di Maio e il M5s. "Con Di Maio - rivela - ci sentiamo spesso, così come con Renzi, con Speranza e Crimi. C'è un clima positivo ma escludo, è una notizia priva di fondamento, che ci sia stata una telefonata con Di Maio per un accordo. Non ci sarà mai un tavolo a Roma dove catapultiamo un candidato sulle città in base ad accordi politici. Le candidature verranno scelte nei Comuni, non faremo mai scelte che passano sulla testa dei territori".  
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it