Politica

Bivio Mes a luglio. M5S tenta stop a Di Battista

Conte media ma nodo risoluzioni. Assenza in Aula divide c.destra

Il premier Conte

Redazione Ansa

Il voto finale sul pacchetto di aiuti Ue in Parlamento ci potrebbe essere solo a settembre ma è già ai primi di luglio, prima del Consiglio Ue del 9, che la maggioranza rischia di spaccarsi al grande bivio del Mes. Prima di recarsi a Bruxelles, infatti, il premier Giuseppe Conte, salvo colpi di scena, terrà delle comunicazioni in Aula e non una semplice informativa. Il rischio di risoluzioni-trappola è altissimo, così come difficile sarà trovare una quadra tra Pd-Iv-Leu e M5s sulla risoluzione di maggioranza. E, a complicare il quadro c'è la guerra interna scoppiata nel Movimento. Non a caso, a muoversi, in queste ore, è Vito Crimi in prima persona. "Non è l'ora del congresso, concordo con Beppe Grillo. Il M5S ha l'onere e l'onore di governare", spiega il capo politico dopo aver sentito i "big" pentastellati.
    Sulla buona riuscita della mediazione del premier sul Mes pesa una serie di incognite. Innanzitutto, l'andamento della trattativa in Europa. Il negoziato è in salita, il Consiglio Ue di venerdì sarà solo interlocutorio ma per Conte sarà dirimente avere una prospettiva di soluzione sul Recovery Fund per il vertice di Bruxelles del 9 luglio. Solo delineando, per la fine dell'estate, un pacchetto di aiuti Ue corposo e fatto non solo di prestiti, il capo del governo può sperare di piegare le resistenze nel M5S. L'altre incognite sono i decreti sicurezza e il dossier Autostrade. Sul primo, la linea di Conte è quella di non cancellare i provvedimenti (come vuole M5S) ma di andare un po' oltre l'adozione delle indicazioni del Colle. Sul dossier Aspi già nei giorni scorsi fonti della maggioranza - complice lo stallo sulla transazione proposta - evocavano una certa tendenza di Palazzo Chigi e del governo ad abbracciare la linea del M5S.

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