Politica

Coronavirus: scuole cattoliche, questa ripartenza è solo ipocrisia

Cei, basta disparità trattamento per le paritarie

Redazione Ansa

"Questo tipo di 'Ripartenza' ha tutto il sapore di una inaccettabile quanto inqualificabile ipocrisia". Lo dice padre Francesco Ciccimarra, Presidente Nazionale Agidae, Associazione gestori istituti dipendenti dall'Autorità ecclesiastica. "L'attuale Governo sembra aver deciso di interrompere un percorso di integrazione, creando condizioni tali da favorirne il soffocamento", aggiunge.

Il mondo delle scuole paritarie aggrega oltre 13 mila istituti scolastici, circa 200 mila lavoratori, docenti e non docenti, oltre 800 mila alunni, di cui circa 14 mila con disabilità di varia natura. "L'esperienza del lockdown - dice padre Ciccimarra - ha creato situazioni di grande difficoltà: per le famiglie, molte delle quali non più in grado di pagare le rette scolastiche, per i datori di lavoro ai quali è stato ridotto di quattro mesi il periodo di tutela degli ammortizzatori sociali; per i lavoratori che a causa dei disguidi burocratici non riescono a percepire l'integrazione salariale dal Fondo INPS o dalla Cassa Integrazione in deroga. Se a tutto questo si aggiungono i tradizionali ritardi nella erogazione dei contributi ministeriali spettanti alle scuole paritarie, il quadro si fa drammatico". Il Presidente Nazionale Agidae fa notare che il DL Ripartenza "non ha previsto alcun tipo di sostegno a questo "mondo": nessuna forma di detraibilità/deducibilità fiscale delle rette pagate dalle famiglie, nessun intervento economico per la disabilità degli alunni, nessuna risorsa per la didattica on line". Di qui l'accusa di 'ipocrisia'. Per Agidae il nodo da sciogliere è quello del pieno riconoscimento della parità giuridica ed economica tra scuole statali e non.

Cei, basta disparità trattamento per paritarie 
"Come Presidenza della Cei chiediamo con forza che non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore costituito dalla rete delle paritarie". La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana torna a rilanciare la "forte preoccupazione" espressa in queste settimane da genitori, alunni e docenti delle scuole paritarie, a fronte di una situazione economica che ne sta ponendo a rischio la stessa sopravvivenza. 

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