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Migranti, le telefonate disperate: "Aiuto stiamo affondando"

Orfini, inaccettabile il comportamento del Governo

Migranti: Alarm Phone, Aita Mari verso barcone alla deriva

Redazione Ansa

   Sono voci disperate quelle che arrivano dai microfoni dei telefoni dei migranti in cerca d'aiuto ormai da 56 ore nel Mediterraneo. Alarm Phone, il servizio telefonico dedicato ai migranti in difficoltà, ha pubblicato alcune richieste d'aiuto sul proprio profilo Twitter.

    Si tratta delle voci delle persone che da giorni sono ferme a bordo di alcuni barconi alla deriva. Uno di questi, ieri, sarebbe affondato con decine di persone che si temono morte. "Aiutateci, per favore, stiamo affondando - dice una donna -.  Sono incinta e non sto bene. Mia figlia di 7 anni è molto malata. Non abbiamo cibo né acqua, non abbiamo nulla. Hanno detto che sarebbero venuti ma non è arrivato nessuno. Le persone stanno morendo". "Stiamo seguendo le vostre indicazioni ma non vediamo nessuna barca in soccorso - dice un altro migrante su un barcone con altre 46 persone -. Siamo in condizioni critiche, non possiamo aspettare ancora, aiutateci per favore".

   "Ieri abbiamo scritto con alcuni parlamentari al presidente Conte. Nessuna risposta né da lui né da altri ministri. Tutti sono pronti a citare le parole del Papa, a elogiarle. Ma poi di fronte alle parole di una madre che invoca aiuto guardano altrove. Non c'è ragione che giustifichi questo comportamento", scrive su Facebook Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico, postando il video di un audio raccolto da Alarm Phone.

Sbarco di 77 migranti, tutti maschi, di origine subsahariana, sulla costa di Portopalo di Capo Passero, nel Siracusano. Sono stati alcuni cittadini a segnalare la presenza dei migranti al molo di Ponente: secondo una prima ricostruzione sono arrivati a bordo di un gommone di dieci metri. "Sono tutti in buone condizioni", spiega il sindaco Gaetano Montoneri che si è recato subito sul posto.

In merito al "presunto naufragio di un gommone con migranti a bordo, reso noto ieri dall'ong SeaWatch, la Guardia costiera sottolinea che "dalle immagini trasmesse non si rileva la presenza di corpi, relitti o oggetti galleggianti in mare, nelle vicinanze del gommone ne' nell'area circostante, che possano far pensare ad recente naufragio".

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