Politica

Domenica delle palme con la messa in streaming. Il Papa: 'Cerchiamo chi è solo'

La celebrazione in una San Pietro senza fedeli. Trump: 'La guarderò sul laptop'

Redazione Ansa

Papa Francesco apre oggi i riti della Settimana santa che precede la Pasqua, celebrando per la prima volta in streaming da una San Pietro senza fedeli la messa della Domenica delle palme.

"Oggi -ha detto Francecso nell'omelia - nel dramma della pandemia, di fronte a tante certezze che si sgretolano, di fronte a tante aspettative tradite, nel senso di abbandono che ci stringe il cuore, Gesù dice a ciascuno: 'Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene'". 

"Siamo al mondo - ha detto ancora - per amare Lui e gli altri. Il resto passa, questo rimane". E ha aggiunto: "Il dramma che stiamo attraversando ci spinge a prendere sul serio quel che è serio, a non perderci in cose di poco conto; a riscoprire che la vita non serve se non si serve. Perché la vita si misura sull'amore. Allora, in questi giorni santi, a casa, stiamo davanti al Crocifisso, guardate il Crocifisso, che è la misura dell'amore di Dio per noi. Davanti a Dio che ci serve fino a dare la vita, chiediamo la grazia di vivere per servire". Poi Francesco lancia a tutti un invito: "Cerchiamo di contattare chi soffre, chi è solo e bisognoso. Non pensiamo solo a quello che ci manca, ma pensiamo al bene che possiamo fare".

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"Potrei guardare la messa della domenica di Pasqua sul mio laptop":  ha detto il presidente americano Donald Trump, dopo che il vicepresidente Mike Pence ha invitato a "pregare per la salute del personale sanitario" durante il briefing della task force anticoronavirus della Casa Bianca.

"Com'è triste che la domenica delle Palme e la domenica di Pasqua la gente deve guardare la messa sui propri laptop, sui computer di casa", ha detto Trump. Il tycoon ha quindi ammesso di aver pensato nei giorni scorsi di allentare a livello nazionale le norme anticoronavirus, a partire da quelle legate al restare a casa, per permettere alla gente di recarsi alle funzioni religiose in un periodo così importante per i credenti. "Ma poi - ha aggiunto - qualcuno ha detto: 'davvero vogliamo correre il rischio di rovinate tutto dopo che abbiamo fatto così bene'".

 

 

 

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