Politica

Speranza: 'In Toscana non ci sono problemi'

Il ministro chiude la polemica. Borrelli: 'Le misure prese dalla Regione sono secondo protocollo'

Roberto Speranza

Redazione Ansa

"Quanto sta facendo la Regione Toscana risponde al protocollo dettato dal ministero della Salute. I cittadini che rientrano dalla Cina sono comunque seguiti e assistiti dalla Asl della Toscana". Così il capo della Protezione civile e commissario straordinario nazionale per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha risposto al direttore generale della Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese, che ieri gli aveva scritto per avere "delucidazioni in merito" alle "ripetute comunicazioni a mezzo stampa e social sulla necessità di 'obbligare' in isolamento tutta la popolazione di rientro dalla Cina, cinese e non".

In Toscana le persone rientrate dalla Cina "sono, com'è stato confermato, controllate e non ci sono problemi", ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza. "Dobbiamo lavorare insieme - ha proseguito - In questo momento siamo il Paese con il più alto livello d'attenzione. Confermiamo tutte le misure assunte sinora. Teniamo un livello d'attenzione molto alto. E da parte delle Regioni c'è la massima collaborazione. E penso di poter confermare che ci sono tutte le condizioni oggi per tenere sotto controllo la situazione".

"Anche il commissario Borrelli ha detto e ci ha comunicato che le misure adottate dalla Toscana sono assolutamente in linea con quelle nazionali: tutto il resto è strumentalizzazione politica e vuol dire cavalcare in modo irresponsabile le paure della gente", ha ribadito Stefania Saccardi, assessore alla Salute della Toscana. "Stiamo facendo esattamente quello che abbiamo concordato con il ministero e con l'Istituto superiore di sanità - ha aggiunto - Non faccio polemiche con nessuno, anche perché le misure che Burioni consigliava, in realtà, noi le abbiamo messe in atto. Forse non ci siamo spiegati bene, forse i numeri hanno fatto un po' di confusione: ma noi abbiamo già attuato la quarantena, naturalmente volontaria, che il professor Burioni consigliava". Riguardo all'ipotesi di quarantena obbligatoria, "che è misura molto pesante di limitazione della libertà personale", è possibile "solo con provvedimenti a livello nazionale ove ve ne sia necessità".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it