Politica

Ambasciatore tedesco Elbling al Forum ANSA: 'Successi Afd sono preoccupanti'

Dedicato alla caduta del Muro di Berlino di 30 anni fa. 'Dubbi per Germania unita? Furono comprensibili'

Redazione Ansa

I successi elettorali del partito tedesco di estrema destra Afd sono "una novità preoccupante ma manteniamo anche una visione più ampia: anche in questi land dell'Est c'è ancora un 75% di consenso democratico". Lo ha detto l'ambasciatore tedesco a Roma Viktor Elbling, ospite di un forum ANSA dedicato alla caduta del Muro di Berlino. "Dalla riunificazione tra Est e Ovest - ha aggiunto - sono stati investiti 2.000 miliardi di euro in trasferimenti finanziari verso l'Est ma dobbiamo ancora lavorarci".

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"Non vedo un'Europa in crisi, chiaramente abbiamo problemi, siamo 28 che si devono mettere d'accordo e questo non è facile. Non siamo così deboli come a volte si dice ma dobbiamo darci una mossa: ho fiducia tuttavia che anche qui ce la faremo" . Lo ha detto Elbling, sottolineando tra l'altro che "ci piacerebbe che la nuova Commissione europea potesse iniziare a lavorare presto". "L'Europa - ha detto ancora il diplomatico, ospite di un forum ANSA dedicato alla caduta del Muro di Berlino - non è mai stata il player più veloce nelle decisioni da prendere ma i piccoli passi sono quelli che ci hanno portato avanti".

"Senza l'appoggio europeo - ha detto l'ambasciaore - non sarebbe stata possibile l'unificazione tedesca, che è stata anche una riunificazione europea se pensiamo all'Europa dell'Est. C'è stato un momento di scetticismo ma è stato anche comprensibile perché all'improvviso è cambiato il gioco ed è successa una cosa completamente nuova".

Sulle politiche migratorie, in Europa "c'è ancora strada da fare, serve una posizione comune per superare il trattato di Dublino che non ha funzionato".

Durante il Forum - in diretta streaming sulla pagina Facebook di ANSA e su Ansa.it - sarà trasmessa un'intervista a Riccardo Ehrman, ex corrispondente ANSA nella Berlino di quei giorni, il giornalista che pose la domanda cruciale a Guenter Schabowski, portavoce del governo della Ddr.

 

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