Politica

Ponte: Di Maio, relazione da brividi, via concessione

Il moncone est di ponte Morandi a Genova, in una immagine del 20 giugno 2019

Redazione Ansa

 "Vedo che Aspi mi attacca nuovamente senza alcun motivo, visto che le mie dichiarazioni odierne fanno riferimento alla relazione dei tre periti del giudice per le indagini preliminari sul ponte Morandi". Lo scrive Luigi Di Maio in una nota. "Non è mia la relazione, questo non è un dibattito politico, ma ci sono delle indagini e dei tecnici che stanno evidenziando delle gravi mancanze. È dunque inutile che Aspi tiri in ballo me o il M5S. Perché qui non c'è nessun complotto. Qui il punto è che o siamo tutti matti oppure Aspi, forse, ha torto. Farebbe meglio a chiedere scusa".

"Ieri è uscita la relazione dei tre periti chiamati a valutare le condizioni del ponte Morandi. Ci sono tante cose all'interno della perizia che mettono i brividi, ma una in particolare: la mancanza per 25 anni di interventi significativi di manutenzione, praticamente da quando la competenza ha smesso di essere dello Stato". Lo scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio, aggiungendo che "è inaccettabile e bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia".

 "Si rigetta in toto ogni accusa generalizzata di mancanza di manutenzione". Cosi' Autostrade per l'Italia replica in una nota alle parole del vicepremier Luigi Di Maio "Ci si augura - aggiunge la societa' - che nella fase successiva si possa appurare cosa ha realmente determinato il crollo del Ponte e come mai nessuno dei sistemi e dei consulenti dedicati al monitoraggio abbiano mai evidenziato alcun rischio". Aspi aggiunge inoltre che "i difetti evidenziati dalla perizia non erano tali da compromettere la tenuta del ponte".

Le nuove minacce del ministro Luigi Di Maio su un ritiro della concessione ad Autostrade alla luce dell'esito delle perizie sul Ponte Morandi di Genova non penalizzano più di tanto la capogruppo Atlantia in Borsa. Il titolo della società, che ha diffuso in giornata i conti del semestre, si muove in linea con un listino già di per sé pesante e cede il 2,4% a 22,9 euro alle ultime battute della seduta.

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