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Il governo accelera sulla riforma della Giustizia. Csm, Lotti: 'Informai il Colle'. Il Quirinale: 'E' falso'

I contenuti delle intercettazioni pubblicati oggi dai quotidiani

Luca Lotti, archivio

Redazione Ansa

Vertice sulla riforma della giustizia a Palazzo Chigi previsto per mercoledì 19 giugno. A quanto si apprende da fonti di governo, il premier Giuseppe Conte incontrerà il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il ministro della P.a Giulia Bongiorno per fare un punto sulla riforma dei processi sulla base dello schema di provvedimento che presenterà il Guardasigilli. Non è escluso - spiegano le stesse fonti - che il vertice sia allargato anche ad altri esponenti di governo, vicepremier inclusi.

Intanto in alcune intercettazioni pubblicate dai quotidiani Luca Lotti dice di aver informato il Quirinale sul Csm. "E' falso", replica il Colle. E' quanto scrivono oggi alcuni quotidiani. Nei servizi sono pubblicati alcuni estratti di intercettazioni dell'ex ministro Pd col sistema "Trojan", si scrive. Durante la riunione convocata il 9 maggio in un albergo romano per pianificare il voto sul procuratore di Roma, si ribadisce la necessità di puntare su Marcello Viola ed escludere Francesco Lo Voi, ritenuto troppo contiguo alla linea di Giuseppe Pignatone, si legge nei servizi dei quotidiani. Lotti racconta quindi i dettagli della sua visita al Quirinale."Io ci sono andato - si legge nell'intercettazione pubblicata - e ho detto: "presidente la situazione è questa" e gli ho rappresentato quello che voi mi avete detto più o meno cioè Lo Voi...". Frasi che il Colle - interpellato al riguardo - smentisce categoricamente.


 "Appaiono totalmente fuorvianti alcune frasi e ricostruzioni legate al Presidente della Repubblica. Come è evidente dalle intercettazioni io non ho commesso alcun reato, pressione o forzatura. Per il resto, mi sono autosospeso dal Pd in attesa che la situazione si chiarisca. Non c'è altro da aggiungere, se non che una verità sarà sempre più forte di mille bugie". Così in una nota Luca Lotti, che assicura come "in tanti saranno chiamati a risponderne nelle sedi opportune". "Anche oggi - prosegue - i principali quotidiani pubblicano intercettazioni senza che nessuno si chieda se sia lecito oppure no. Alcuni giornali poi - utilizzando una frase di Palamara, non mia - provano a raccontare un mio interessamento sulla vicenda Consip: come si capisce bene leggendo, niente di tutto questo è vero. Ancora una volta la verità viene presentata in altro modo e si conferma quanto ho già detto due giorni fa. Peraltro, alcune frasi che mi vengono attribuite non sono assolutamente riferite al vicepresidente del Csm David Ermini.

"Smentisco in modo fermo di aver partecipato ad incontri con Palamara, Ferri e Lotti riguardanti le nomine di alcuni procuratori. Ribadisco che dal giorno della mia elezione il mio unico e costante punto di riferimento é sempre stato il Presidente della Repubblica". Lo sottolinea in una nota il vicepresidente del Csm, David Ermini, spiegando che l'incontro di cui si parla su alcuni quotidiani risale al 2018 "ma - ribadisce - non ho partecipato a vertici con quelle persone per parlare di nomine".

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