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Toninelli, chiedo scusa a nome dello Stato per la tragedia di Pioltello

'La più grande opera è la manutenzione'. L'incidente ferroviario avvenne un anno fa sulla tratta Cremona-Milano Porta Garibaldi causò 3 morti e 46 feriti. E sulla Tav: 'Parleremo di referendum dopo l'analisi costi-benefici'

Redazione Ansa

"Chiedo scusa a nome dello Stato, ma bisogna fare di più, stiamo facendo di più". Lo afferma il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli a margine della commemorazione delle vittime della tragedia ferroviaria di Pioltello, avvenuta un anno fa  nella tratta da Cremona a Milano Porta Garibaldi, che deragliò poco dopo essere uscito dalla stazione di Pioltello-Limito causando tre morti e 46 feriti.
    "Mancava la manutenzione e su questa tratta - aggiunge Toninelli che ha raggiunto il luogo della tragedia in treno da Cremona, la stessa linea dell'incidente - ogni giorno circa 10mila persone vanno verso Milano per andare al lavoro".

"La più grande opera è la manutenzione ordinaria e straordinaria, altro che grandi opere" dice il ministro delle Infrastrutture. "Dai dati che mi dà Rfi si dice che l'Italia è ai primi posti in Europa per sicurezza, ma io me ne frego dei dati: non voglio più nessun morto", aggiunge Toninelli.

"Sulla Tav stiamo facendo l'analisi costi benefici per evitare che vengano sprecati soldi, del referendum si parlerà esclusivamente dopo l'analisi costi benefici". Così il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli interviene sul dibattito legato alla realizzazione della Torino-Lione. L'analisi "è stata lunga e difficile perché prima la faceva lo stesso oste che dava il vino ai clienti quindi era facile e veloce: ora sono arrivate persone perbene e serie che non rubano e l'abbiamo fatta per bene, ma abbiamo anche un accordo internazionale", ricorda Toninelli rispondendo ai giornalisti. La Tav "è sottoposta a un accordo internazionale con la Francia e prima di rendere pubblica l'analisi io e i miei tecnici andremo a Bruxelles per parlare con la responsabile dei Trasporti e con la ministra francese ai Trasporti", conclude il ministro.

Il cordoglio di Rfi. "A un anno dall'incidente ferroviario di Pioltello, le donne e gli uomini di Rete Ferroviaria Italiana rinnovano la propria vicinanza e il più sentito cordoglio ai familiari delle vittime e a quanti sono stati coinvolti nel tragico evento la mattina del 25 gennaio 2018". Lo afferma una nota di Rfi. "Rfi conferma l'impegno per garantire, attraverso il proprio lavoro, i più elevati standard di sicurezza dell'infrastruttura ferroviaria e migliorare costantemente l'esperienza di viaggio delle persone che usano quotidianamente il treno per i propri spostamenti", conclude Rete Ferroviaria Italiana a margine della commemorazione delle vittime dell'incidente avvenuto la mattina del 25 gennaio 2018 nella tratta del treno da Cremona a Milano Porta Garibaldi, che deragliò poco dopo essere uscito dalla stazione di Pioltello-Limito causando tre morti e 46 feriti.

Battibecco con un contestatore. "Venga in banca con me", si è concluso così, tra i sorrisi, un breve confronto tra il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, e un uomo che a margine della commemorazione delle vittime della tragedia ferroviaria di Pioltello sosteneva la necessità di realizzare l'alta velocità. Toninelli, lasciando la cerimonia, ha sentito l'uomo che chiedeva di puntare sull'alta velocità, anche in riferimento alla Tav, e si è avvicinato per spiegare la sua posizione, confermando che la "manutenzione ordinaria e straordinaria anche a favore dei pendolari è la più grande opera". Poi il 'contestatore' ha spostato il confronto sui "vostri stipendi" e a quel punto il ministro delle Infrastrutture ha salutato tutti, invitando l'uomo ad andare a controllare insieme i suoi conti.

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