Politica

Desiree: ronde in azione a San Lorenzo

Valerio: "Ma non abbiamo mai contatti, ci limitiamo a chiamare la polizia"

Un'immagine del quartiere di San Lorenzo

Redazione Ansa

'Ronde' in azione stamani a San Lorenzo, il quartiere dove è morta Desirée Mariottini, la ragazza violentata e uccisa a Roma. "Stamani ci hanno chiamato da un pub - racconta Valerio, uno delle rondo - dove uno straniero infastidiva le ragazze che stavano andando a scuola. Abbiamo chiamato la polizia ed è stato bloccato". Valerio, corpo palestrato e pieno di tatuaggi, aggiunge: "Siamo una decina di persone. I giustizieri" dice ridendo. "Ma non abbiamo mai contatti, ci limitiamo a chiamare la polizia".

"Ci occupiamo - prosegue Valerio - di difendere gli abitanti del quartiere e lo facciamo da 5/6 anni". Mentre parla un nordafricano a pochi passi barcolla e ha in mano una bottiglia di birra. "Fra qualche ora quello - dice Valerio indicando l'immigrato - comincerà a fare casino. Noi lo controlleremo e poi chiameremo la polizia". Mentre Valerio cammina nelle strade di San Lorenzo molti abitanti lo salutano affettuosamente. "Non siamo razzisti finché - sottolinea - non ci rompono le scatole". Ci tiene a sottolineare che il suo gruppo non c'entra nulla con il Comitato di quartiere e in tono sprezzante aggiunge: "Quelli si occupano di panchine". Sulla visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini nel quartiere commenta: "Noi stiamo con Salvini, quelli che lo hanno contestato ieri non abitavano certo qui".

   

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