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Migranti, Salvini al G6: 'Prima eravamo razzisti ora modello in Ue'

'Ministri hanno condiviso che in Europa si arriva seguendo le regole'

Redazione Ansa

"Oggi al tavolo dei ministri è stato evocato il modello australiano per il governo dei flussi" migratori, "che è esattamente quello a cui sto lavorando io: fino a quattro mesi fa eravamo razzisti, ora il modello italiano fa scuola". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha risposto al termine del G6 a Lione, sottolineando che nel corso dei lavori del vertice "i ministri hanno ripetuto che i migranti economici non possono essere accolti, condividendo la posizione italiana, in Europa si arriva seguendo le regole".

Ad un "candidato unico dei partiti sovranisti alle europee" "ci ragioniamo e ci lavoriamo": lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini parlando con i giornalisti a margine del G6 di Lione. "Ne ho parlato anche con Marine Le Pen - ha aggiunto Salvini - in tanti lo chiedono ma siamo ad ottobre e io sto lavorando per l'Italia alla manovra economica. Però è ragionevole che ci sia una prospettiva di Europa diversa. Poi se i popolari avranno Weber, i socialisti non si sa chi e se avranno qualcuno...".

Matteo Salvini da lunedi' sera è a Lione per il G6 dedicato ai temi delle migrazioni e del terrorismo, ha incontrato in mattinata in bilaterale alcuni rappresentanti dei paesi partecipanti. Il primo colloquio a due è stato con il ministro dell'Interno polacco Joachim Brudzinski, seguito da quello con l'omologo del Regno Unito, Sajid Javid. Salvini ha poi avuto un incontro anche con la Vice Segretario del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti d'America, Claire Grady.

Al suo arrivo lo ha accolto il premier e ministro dell'Interno ad interim della Francia, Edouard Philippe. I due si sono stretti la mano ed hanno posato, sorridenti, per i fotografi. Poi, con gli altri partecipanti, si sono diretti all'interno dell'edificio per la cena dedicata al tema dell'immigrazione.

Alla cena presenti, oltre al premier e ministro dell'Interno francese ad interim, Edouard Philippe, anche il ministro spagnolo Fernando Grande-Marlaska, quello polacco Joachim Brudzinski, quello marocchino Abdelouafi Laftit, il commissario europeo alla Sicurezza, Julian King e quello per gli Interni e le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos.

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